Arriva tardi e debole come sempre l’Ue su Gaza. Mentre la città brucia sotto i colpi di Israele, un attacco annunciato peraltro da settimane, la Commissione europea adotterà oggi una serie di misure contro Tel Aviv.
Le misure annacquate di Ursula
Si tratta delle misure annunciate da Ursula von der Leyen all’Europarlamento che prevedono la sospensione parziale dell’accordo di associazione Ue-Israele e misure contro i ministri estremisti israeliani e i coloni violenti in Cisgiordania. Fatta eccezione per il premier Benjamin Netanyahu che riuscirà ancora una volta a farla franca.
Il coraggio di Madrid
Unico paese che in Europa si sta nei fatti attivando contro Tel Aviv rimane la Spagna. Il ministero degli Esteri spagnolo ha convocato l’incaricata di affari dell’ambasciata di Israele a Madrid, Dana Erlich, per protestare per le “inaccettabili parole” del ministro degli Esteri, Gideon Saar, sulla Spagna e il premier Pedro Sanchez accusato di essere “antisemita”. Il governo spagnolo ha poi assicurato di lavorare con assoluta convinzione e determinazione per poter approvare il decreto per il consolidamento giuridico dell’embargo di armi a Israele.
Le opposizioni in Italia incalzano il governo Meloni perché riferisca
E l’Italia? Zero. Le opposizioni incalzano il governo perché venga a riferire in aula. “Chiediamo che Meloni venga in Aula con delle comunicazioni, che si voti nero su bianco su quello che il governo vuole fare. Siamo stanchi di sentire le banalità di Tajani, che oggi è riuscito a dire ‘siamo contrari alle operazioni di Israele perché ci sono rischi per i civili’. Le cose sono due: o siete complici o siete totalmente inadeguati”, ha detto il capogruppo M5S, Riccardo Ricciardi.
“Gaza oggi sta morendo e con lei tutti i valori occidentali e l’Europa. Con il vostro agire avete seppellito pagine di storia e quando le generazioni del domani ci chiederanno come si è fatto a chiudere gli occhi davanti a questo genocidio, gli diremo che si fa così. Proprio come fate voi”, ha incalzato il pentastellato.
“Non è una guerra – ha detto Marco Grimaldi di Avs – è uno sterminio, come si può ancora stare qui in silenzio. Gaza brucia e si compie il piano di annessione della destra suprematista: è annessione, genocidio, pulizia etnica. Scriviamo insieme come fermare l’orrore”.
“Non possiamo andare avanti come se nulla fosse, mentre Gaza brucia”, ha detto il dem Peppe Provenzano: “Chiediamo alla presidente del Consiglio di rendere comunicazioni a quest’aula, non le solite informative inutili di qualche ministro, ma informazioni ad horas in cui ciascuno di noi è chiamato a votare da che parte della storia” vuole che stia l’Italia, ha aggiunto.