Sbarchi senza sosta a Lampedusa, ma i danni peggiori li fa Salvini. Il Governo sta gestendo una situazione difficile. Ma a seminare il panico ci pensa l’allarmismo della Lega

A Lampedusa proseguono senza sosta gli sbarchi dei migranti. L’hotspot scoppia e tra gli stranieri trasferiti ve ne sono stati alcuni che hanno anche tentato la fuga dal centro d’accoglienza. Una situazione difficile da gestire, su cui il Governo sta lavorando con la massima attenzione, ma a complicare ulteriormente le cose c’è il solito Matteo Salvini che lancia allarmi e semina paure, finendo per danneggiare lui il turismo. L’ennesimo bluff leghista svelato dallo stesso sindaco dell’isola.

I FATTI. Nelle ultime ore a Lampedusa sono stati registrati ben 14 sbarchi. In larga parte di gruppi di tunisini. Nell’hotspot di contrada Imbriacola ci sono 960 extracomunitari, dieci volte quelli che potrebbe contenere, e la prefettura di Agrigento è impegnata nella ricerca di posti disponibili dove collocare i migranti che devono effettuare la sorveglianza sanitaria. Dodici i barchini rintracciati davanti all’isola dalle motovedette della Guardia di finanza e da quelle della Capitaneria di porto durante la notte scorsa, con a bordo un minimo di 10 persone e un massimo di 25. La prefettura ha quindi disposto il trasferimento di 200 tunisini con il traghetto di linea per Porto Empedocle. Una ventina di migranti sono poi fuggiti sempre nella notte dal centro di accoglienza richiedenti asilo di Restinco, nei pressi di Brindisi, tutti sottoposti a quarantena dopo lo sbarco a Lampedusa, anche se tra loro non c’è l’unico trovato positivo al Covid-19.

PAURE VERDI. I veri danni al turismo dell’isola sembra intanto farli la Lega lanciando i soliti allarmi sull’invasione. “Siamo partiti un po’ dubbiosi, il timore era di trovare un’isola quasi invasa, invece, non ci siamo accorti proprio di nulla. Gli sbarchi? Abbiamo continuato a leggere i numeri dai giornali”, ha assicurato una comitiva di turisti milanesi seduta al tavolino di un locale isolano in via Roma. “I migranti? Fisicamente non li ho visti, non girano certo per le vie del paese”, ha aggiunto una coppia di Varese. A smascherare Salvini è quindi stato lo stesso sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello. “Bene che Matteo Salvini sia a Lampedusa, ma non si è mai visto quando era ministro dell’interno. L’ho invitato più di una volta, inviandogli lettere personalmente. Non solo non è mai venuto, ma non mi ha mai neanche risposto”, ha assicurato. “Oggi – precisa il sindaco – viene per dire che c’è il centro pieno o che ci sono gli sbarchi. E’ vero, ma perché non ha mai avuto tempo di capire i nostri problemi quando lui era ministro? Sono quasi ottocento i migranti arrivati in 48 ore, ma l’hotspot ne può contenere massimo duecento. Abbiamo immediatamente bisogno di organizzare nuovi trasferimenti”. A specificare che la situazione è sotto controllo è quindi stato il viceministro dell’interno, Vito Crimi. “A Lampedusa la situazione è sotto controllo, non è drammatica, e anche dal punto di vista sanitario la gestione dei migranti avviene in modo eccellente, con le navi dove si effettua la quarantena”, ha affermato l’esponente del Movimento 5 Stelle intervistato a RadioAnch’io, su Rai RadioUno. Per Crimi “è evidente che c’è qualcuno in stato confusionale che si aggira per il Paese a spargere rabbia e paura, senza alcuna credibilità, e questo è Salvini: per nascondere altre cose oggi cerca di trovare sfogo in questa realtà”. “Ci sono periodi in cui aumentano gli sbarchi – ha dichiarato sempre il viceministro – ma siamo in grado di gestirli. È chiaro che c’è una pressione in questo momento maggiore rispetto qualche settimana fa, ma è sempre sotto controllo”.