Scandalo urbanistica, Vizza (Uil): “Bisogna chiudere col recente passato di Milano, perché le fasce deboli sono quelle che hanno pagato cara la speculazione edilizia“

Parla il segretario Uil Lombardia, Vizza: “In questi anni a Milano non c'è stata solo speculazione. A danno dei più deboli"

Scandalo urbanistica, Vizza (Uil): “Bisogna chiudere col recente passato di Milano, perché le fasce deboli sono quelle che hanno pagato cara la speculazione edilizia“

“Bisogna chiudere col recente passato di Milano, perché famiglie e fasce deboli sono quelle che hanno pagato il prezzo più alto di questa speculazione urbanistica”. Parola di Enrico Vizza, segretario generale della Uil Lombardia, che due giorni fa, dopo lo scoppio della nuova inchiesta della procura che ha investito la giunta Sala, ha scritto una pesantissima lettera aperta alla città. “Affideremo ai nostri legali l’incarico per renderci partecipi ai processi, perché siamo un corpo intermedio che deve garantire le persone che ci danno fiducia e che hanno più volte sollecitato nel favorire misure a favore di famiglie e lavoratori”, si legge nella missiva. Per Vizza Milano sta vivendo “una situazione davvero grave e preoccupante per il futuro della città, che deve avere la forza di guardare avanti allontanando l’illegalità e il modello speculativo”.

Vizza, perché ha scritto una lettera così dura?
“Sono posizioni che abbiamo sempre tenuto: negli ultimi 5 anni non c’è stato un reale sviluppo del territorio, non c’è stata rigenerazione urbana. C’è stata speculazione, che non ha tenuto conto dei servizi sociali. Quindi abbiamo espresso il nostro disagio“.

Però il Comune ha organizzato molti tavoli coi corpi sociali…
“Come sindacato siamo stati coinvolti solo negli ultimi mesi. I tavoli ai quali eravamo stati invitati dall’assessore Tancredi, come quello di revisione del Pgt, non hanno avuto alcun seguito. Da anni chiediamo un nuovo Piano casa per i lavoratori, edilizia sociale. A gennaio 2024 avevamo chiesto a Sala di rilanciare il settore pubblico, di supportare il welfare, siamo rimasti inascoltati. L’assessore Tancredi da una parte parlava con noi dei temi sociali e, scopriamo ora, dall’altra dava conto agli speculatori. Come possiamo fidarci ora a sederci a tavoli con rappresentanti di questa amministrazione che hanno avallato situazioni non genuine né corrette“.

Il Sindaco deve dimettersi?
“Per tradizione siamo garantisti. Non entriamo nel merito. La soluzione non sono le dimissioni, ma  interrompere questa bruttissima pagina. Comunque i magistrati fanno il loro lavoro. E grazie al loro lavoro scopriamo cose vergognose“.

Qual è la colpa principale che imputa alla giunta Sala?
“Aver dimenticato il ceto medio della città. I poveri sono rimasti poveri e il ceto medio è stato espulso dalla città. Questo è un tema che un’amministrazione deve considerare. Negli ultimi 10 anni si è interrotto quel patto sociale che c’è sempre stato tra Milano, lavoratori e resto della Lombardia“.

Il vostro scontro con Sala era già partito col Salva-Milano…
“Avevamo chiesto mesi fa che fosse istituita una commissione di inchiesta sull’urbanistica. Avevo esagerato, anzi, avendo chiesto che fosse commissariata l’urbanistica milanese da un magistrato che affiancasse il sindaco… Chiedevamo perché le norme che volevano inserire nel Salva-Milano si verificassero solo a Milano e non nel resto d’Italia… Ma ci siamo scontrati anche sugli oneri di urbanizzazione, che non sono mai stati introitati: soldi che dovevano andare per i servizi di lavoratori e famiglie. Bisogna chiudere col passato, perché famiglie e fasce deboli sono quelli che hanno pagato il prezzo più alto di questa speculazione“.