Scontro frontale grillini-Boldrini. Il sì al ddl per le riforme costituzionali scatena i Cinque Stelle. Alla Camera seduta sospesa

Il primo sì della Camera al ddl che istituisce il Comitato parlamentare dei 40 per le riforme costituzionali fa infuriare il Movimento 5 stelle, tant’è che la presidente della Camera Laura Boldrini è stata costretta a sospendere i lavori e a convocare i capigruppo. L’approvazione di Montecitorio giunge dopo quella del Senato: la seconda lettura al ddl che prevede una deroga all’art. 138 della Costituzione è prevista tra tre mesi. Il ddl è stato approvato con 397 favorevoli, 132 contrari e 5 astenuti. A favore hanno votato Pd, Pdl, Scelta Civica, Lega, Fdi, Cd e Minoranze linguistiche. Contro, invece, si sono espressi quelli del M5S e di Sel.
Per protestare contro il provvedimento i rappresentanti del M5S, prima della votazione, hanno esposto dei cartelli con la scritta “No deroga art. 138”. La Boldrini dopo aver chiesto di rimuovere i cartelli è stata costretta a sospendere la seduta. Ad alimentare la tensione l’intervento del deputato pentastellato Alessandro Di Battista che ha dato dei “ladri” ai colleghi degli altri partiti.