Senato, è scontro aperto sul super canguro. Il sì a un emendamento dem farebbe cadere i 19 dichiarati ammissibili da Grasso

Una partita a scacchi che rischia di far saltare i nervi anche nella maggioranza quella che si sta combattendo al Senato in questi giorni sul ddl Boschi. Tanto per cominciare la cronaca di una giornata alquanto convulsa partiamo dal presidente del Senato, Pietro Grasso, che ha messo in esame l’articolo 1 delle riforma del Senato dichiarando ammissibili soltanto gli emendamenti alle parti già modificate. E con 19 voti segreti che manderebbero letteralmente in confusione la maggioranza di Governo. A cambiare i piani l’emendamento presentato dal senatore del Partito democratico, Roberto Cociancich, che riscrive l’art.1 del ddl Boschi sulla riforma costituzionale e che, qualora passasse l’esame, farebbe cadere tutti gli emendamenti successivi e quindi anche i 19 voti segreti accolti da Grasso.

OPPOSIZIONI SUL PIEDE DI GUERRA
Rivolta del leghista Roberto Calderoli che parla di “attentato alla democrazia”. Protesta durissima anche dai banchi del Movimento 5 Stelle. Le proteste hanno inondato l’Aula di Palazzo Madama che non hanno permesso al senatore dem Zanda di parlare per provare a difendere l’emendamento che di fatto è un super canguro. Cosa che invece è riuscita al premier, Matteo Rezi, al Tg3: “Le opposizioni ci stanno provando a bloccare le riforme, ma non ce la faranno. Andranno in porto”. La maggioranza intanto ha tenuto sui primi due voti alla riforma con 171 voti a favore. Saltato invece un possibile voto segreto su un emendamento di Calderoli che conteneva le competenze del Senato su temi etici.