Senza la Serie A Premium chiude

di Marco Castoro

Diritti e rovesci. Oggi in Lega si aspetta un segnale positivo per un epilogo sensato della intricata (e vergognosa) questione dei diritti delle partite della serie A. Premesso che le società di calcio fanno bene a non scontare nemmeno un euro a Sky e Mediaset, i due colossi che allo scopo di farsi la guerra hanno complicato la loro esistenza, minando una delle poche certezze dell’abbonato: vedere in poltrona le partite della squadra del cuore e del campionato. Per sbrogliare la matassa occorre l’intervento dell’Agcom che dia un senso a una vicenda che un senso non ce l’ha. Tanto per dirla alla Vasco Rossi. Anche perché tra diffide e controdiffide si rischia che la questione possa sfociare in un bagno di sangue. Con posti di lavoro persi e investimenti drasticamente interrotti in caso di non concessione dei diritti. A Mediaset l’hanno fatto capire chiaro e tondo: senza il calcio Premium chiude. Anche per questo motivo diventa importante il ruolo dell’Agcom per salvare capra e cavoli. Ma a Sky ribadiscono che a oggi non ci sono né le ragioni né le condizioni per accordi tra gli operatori. Aggiungendo che “se ad assegnazione avvenuta dovesse verificarsi in concreto l’esistenza di un abuso di posizione dominante legato al mantenimento da parte di Sky dell’esclusiva sulle partite delle 8 squadre, Sky adotterà la soluzione che dovesse rendersi necessaria, inclusa la distribuzione tramite operatori terzi dei diritti acquisiti”. Ai prezzi decisi da Sky, ovviamente.
La soluzione ottimale – pure a tutela dei posti di lavoro e degli abbonati lasciati soli in mezzo alla giungla delle piattaforme – potrebbe essere quella di lasciare alle squadre di calcio i soldoni offerti da Sky e Mediaset. E mettere ordine nelle piattaforme. Pacchetto con le big sul satellite a Sky e quello sul digitale a Mediaset. L’Agcom può farlo adottando il metodo della subcessione dei diritti. Magari utilizzando nella trattativa anche i diritti di esclusiva della Champions che nel prossimo anno chiuderà il ciclo su Sky per poi passare a Mediaset fino al 2018. Se Sky porta a casa la possibilità di avere la Champions, anche nel periodo di esclusiva Mediaset, il caffè non è più amaro. Stesso discorso per Mediaset. Meglio “affittare”la Champions che restare senza serie A.

Floris chiude prima
L’ultima puntata della stagione di Ballarò si chiude due settimane prima, non l’8 luglio come inizialmente previsto. Secondo la Rai il contratto di Giovanni Floris non ancora rinnovato c’entra poco (il giornalista non ha ancora rinnovato il contratto con la tv pubblica, in scadenza a fine luglio). Si chiude prima perché la politica è in vacanza e c’è la forte concorrenza dei Mondiali.