Serie A ancora ai box. Spadafora lavora alla ripresa del Campionato. Ma per Conte non ci sono ancora le garanzie di massima sicurezza

Una riunione che si è chiusa con un nulla di fatto. Così è terminato venerdì l’incontro tra la Figc, la Lega Serie A e il rappresentante dei medici della serie A, Gianni Nanni. Sono stati analizzati i punti del protocollo difficilmente attuabili e sono state costruttivamente elaborate alcune integrazioni. Vi è stata una generale condivisione delle proposte finali. Le riserve verranno ora sottoposte al Ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora (nella foto) e al Ministro della Salute Roberto Speranza. Diversi i punti critici. Il primo è la questione della quarantena di squadra in caso di positività di un calciatore, che di fatto porterebbe ad un nuovo stop del campionato. Il secondo è punto critico riguarda il ritiro precampionato in strutture isolate, che anche i calciatori non vedono di buon occhio.

“Per avventurarsi a fare una data per la ripresa del campionato bisogna avere qualche garanzia in più che in questo momento non c’è” ha detto, invece, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa di ieri. “Il ministro Spadafora – ha aggiunto il presidente del Consiglio – sta seguendo con grande attenzione il mondo dello sport, è molto responsabile come tutto il Governo. Bisogna prima capire e aspettare che si realizzino le condizioni per la ripresa del campionato, non solo di calcio, in condizioni di massima sicurezza”.