Serve un nuovo modello per autocertificare gli spostamenti. E’ già disponibile sul sito della Polizia. Ecco cosa è cambiato con l’ultimo decreto di Palazzo Chigi

Cambia di nuovo il modello per l’autocertificazione destinato ai cittadini che intendono spostarsi per necessità o lavoro nell’ambito del proprio comune. Il nuovo modulo (scaricabile dal sito della Polizia) è previsto da una circolare inviata ai prefetti dal capo della Polizia, Franco Gabrielli, alla luce del modifiche introdotte dal decreto firmato ieri dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per contenere la diffusione del Coronavirus. Il Dpcm ha rivisto, infatti, in modo restrittivo “le circostanze che legittimano gli spostamenti al di fuori della propria abitazione” e ciò, spiegano dalla Polizia di Stato, ha comportato “un aggiornamento del modello di autodichiarazione da compilare per motivare lo spostamento stesso”. Come è noto ci si spostare soltanto per i seguenti motivi: comprovate esigenze lavorative, esigenze di assoluta urgenza e motivi di salute. L’ultimo Dpcm abolisce la previsione, contenuta nel Dpcm dell’8 marzo, che “assicurava il rientro tout court nel luogo di domicilio, abitazione o residenza”. “Tale rientro – spiega la Polizia – è consentito solo nel caso in cui lo spostamento all’esterno è connesso ai motivi sopra elencati. Ad esempio, rientra negli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, il tragitto (anche pendolare) effettuato dal lavoratore dal proprio luogo di residenza, dimora e abitazione al luogo di lavoro. Rientrano nelle esigenze di assoluta urgenza, anche i casi in cui l’interessato si rechi presso grandi infrastrutture del sistema dei trasporti (aeroporti, porti e stazione ferroviari) per trasferire propri congiunti alla propria abitazione”.