Si complica il caso Eitan. Per il Tribunale dei minori di Milano il tutore non può essere la zia ma deve essere un professionista esterno

Per i giudici lombardi il tutore del superstite del Mottarone non può essere la zia ma deve essere un professionista esterno.

Si complica il caso Eitan. Per il Tribunale dei minori di Milano il tutore non può essere la zia ma deve essere un professionista esterno

Ennesimo colpo di scena sul caso del piccolo Eitan. Il Tribunale per i minorenni di Milano, nell’ambito del procedimento sul reclamo presentato dai nonni materni del sopravvissuto alla tragedia del Mottarone contro la nomina della zia paterna Aya come tutrice legale, ha nominato come tutore in sostituzione della zia “un professionista estraneo ad entrambe le famiglie di origine”.

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Per i giudici, però, il bambino deve restare “collocato presso la zia”. Lo ha comunicato il presidente del Tribunale per i minorenni, Maria Carla Gatto, chiarendo che la decisione è stata presa data “l’elevatissima conflittualità, manifestatasi successivamente all’iniziale nomina del tutore” che “ha reso necessaria l’individuazione di un soggetto terzo”.

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