Siria, spari senza frontiere. Colpito un ospedale sostenuto da Msf. Oltre 20 morti. L’Osservatorio sui diritti umani accusa la Russia

Raid russi su un ospedale siriano sostenuto da Medici senza Frontiere. Sarebbero morte almeno 20 persone, anche un bambino, secondo quanto denunciato dall’Osservatorio siriano sui diritti umani. Un portavoce da Parigi ha spiegato che “un ospedale sostenuto da Medici senza frontiere è stato fatto oggetto di bombardamenti aerei” nella regione di Maaret al Noomane, a 280 chilometri a nord di Damasco. Fonti mediche hanno riferito che, oltre all’ospedale gestito da Msf colpito dai russi, un raid governativo siriani ha colpito la clinica ginecologica e il reparto di pediatria dell’ospedale di Azaz, tra Aleppo e il confine turco.

Si continua a sparare e, per ora, a poco è servito il cessate il fuoco entro una settimana fissato nell’accordo di Monaco di venerdì sottoscritto anche da Russia e Stati Uniti. Proprio il Cremlino ha sottolineato che “non intende interrompere i raid aerei contro i terroristi anche nella provincia di Aleppo nonostante
l’accordo di cessare il fuoco in Siria”. La Nato, invece, esclude qualsiasi intervento di terra in Siria.