Dopo tredici anni di ricerche in tutta la Siria, sarebbe stato ritrovato il cadavere di padre Paolo Dall’Oglio. Il corpo del gesuita italiano, rapito nel 2013 da un gruppo di jihadisti dell’Isis e da allora scomparso nel nulla, sarebbe stato rinvenuto in una fossa comune nei pressi di Raqqa, in Siria. A darne notizia è il settimanale Oggi, in un articolo in cui si legge che la salma sarebbe stata identificata grazie agli “abiti religiosi che si ritiene possano appartenere a padre Paolo Dall’Oglio”.
Siria, svolta choc sul caso della sparizione di padre Dall’Oglio: dopo tredici anni dal rapimento, trovato un cadavere in abiti religiosi all’interno di una fossa comune
La notizia del possibile ritrovamento è stata confermata a Oggi dal nunzio apostolico a Damasco, il cardinale Mario Zenari, che ha dichiarato di essere “stato informato ieri sera”. Lo stesso ambasciatore della Santa Sede ha precisato che “le indicazioni sulla località del ritrovamento e sull’identificazione di padre Paolo non sono ancora precise. Abbiamo contattato i gesuiti presenti sul territorio, ma non siamo ancora riusciti ad avere conferma”.
Come noto, il gesuita romano era scomparso il 29 luglio 2013 nel Nord della Siria, allora occupato dallo Stato Islamico. La sparizione – inizialmente attribuita a un rapimento – era avvenuta durante un delicato viaggio intrapreso da Dall’Oglio per trattare la liberazione di alcuni ostaggi con i miliziani dell’Isis.
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