Manganello e censura. Giallo sulla pagina oscurata. La Procura ha bloccato il sito di Forza Nuova e Wikipedia la biografia politica del suo leader Fiore

La pagina Wikipedia del leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, risulta "oscurata e bloccata a scopo cautelativo a causa di una possibile controversia legale".

Manganello e censura. Giallo sulla pagina oscurata. La Procura ha bloccato il sito di Forza Nuova e Wikipedia la biografia politica del suo leader Fiore

“Attenzione: questa pagina è stata oscurata e bloccata a scopo cautelativo a causa di una possibile controversia legale. Verrà eventualmente ripristinata alla fine della vicenda che la riguarda”: questo è quello che si legge alla pagina Wikipedia, l’enciclopedia on line alla quale tutti gli utenti possono aggiungere o modificare voci, se si digita Roberto Fiore (nella foto).

Ma le notizie in rete sul leader nazionale e cofondatore di Forza Nuova – l’altro, Massimo Morsello, è morto nel 2001 – abbondano. E in questi giorni, peraltro, è tornato alla ribalta: tra le persone arrestate a Roma in relazione agli scontri tra polizia e manifestanti No Green Pass, all’assalto alla sede della Cgil e alle aggressioni al personale sanitario del Policlinico Umberto I, ci sono infatti i due più noti esponenti del partito neofascista in questione: Fiore, appunto, e Giuliano Castellino, leader romano della stessa formazione di estrema destra.

Fin da giovane Fiore ha militato nell’estrema destra: a 19 anni fu tra i fondatori del movimento neofascista eversivo Terza Posizione. Negli anni Ottanta è stato condannato, in primo e secondo grado, per associazione sovversiva e banda armata, ma non scontò la pena perché fuggì all’estero. per poi tornare in Italia nel 1999, quando i reati furono prescritti.

Nel 1997 fonda Forza Nuova, inizialmente come movimento legato a Fiamma Tricolore, successivamente come partito a sè. Tra il 2008 e il 2009 è stato anche europarlamentare in sostituzione di Alessandra Mussolini – sua alleata politica alle europee del 2004 – che era stata eletta alla Camera.

Anche Castellino è stato condannato in due occasioni per violenza, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata e più volte negli anni è stato sottoposto a Daspo. Nell’ultimo anno e mezzo ha partecipato a diverse proteste contro le misure per fronteggiare la pandemia, compresa quella di sabato (leggi l’articolo).

Intanto ieri la Procura di Roma ha bloccato e oscurato il sito di Forza Nuova (forzanuova.eu), si tratta di un provvedimento collegato all’inchiesta che deve indagati, per istigazione a delinquere aggravata dall’utilizzo di strumenti informatici, quattro militanti della stessa organizzazione di estrema destra (Giuseppe Provenzale, Luca Castellini, Davide Cirillo e Stefano Saija). La Procura contesta l’avere istigato “pubblicamente a commettere una pluralità di delitti e contravvenzioni” anche attraverso un comunicato pubblicato domenica, in cui si afferma che “il popolo ha alzato la testa” e che “il livello dello scontro non si fermerà”.

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