Addio ai sostegni: neanche sono arrivati e già ce li tolgono. Il governo chiude i rubinetti: ultimi aiuti a imprese e partite Iva

Il governo chiude i rubinetti dei sostegni: ultimi aiuti a imprese e partite Iva. L'annuncio del ministro Daniele Franco: stop da fine anno

Addio ai sostegni: neanche sono arrivati e già ce li tolgono. Il governo chiude i rubinetti: ultimi aiuti a imprese e partite Iva

Ce la faremo. Il ministro dell’economia Daniele Franco ne è convinto. Per lui l’attesa ripresa economica, dopo i tanti colpi subiti a causa del Covid, le famiglie e gli imprenditori finiti sul lastrico, chi a protestare in piazza e chi in fila alla Caritas, e nonostante la situazione attualmente ancora pesantissima, arriverà a partire da maggio. Tempo due mesi insomma. Forse anche meno. E a fine dicembre sarà possibile anche bloccare gli aiuti, essendo aziende e partite Iva pronte a tornare a camminare sulle loro gambe.

Addio ai sostegni: neanche sono arrivati e già ce li tolgono

Nel corso di un evento organizzato da Bloomberg, ieri il titolare del Mef ha sostenuto che i primi segnali positivi per l’economia italiana arriveranno già nelle prossime settimane. “Un primo
allentamento delle restrizioni potrà arrivare dopo Pasqua – ha aggiunto – mentre le misure di sostegno verranno ridotte gradualmente verso la fine dell’anno”. Parole che suonano come
miele per l’Europa e in particolare per i falchi dell’Ue, che ancora non si rassegnano all’addio alla linea del rigore.

Verrà intanto proposto al Parlamento un nuovo scostamento di bilancio di ammontare non ancora definito, per arginare i danni provocati dalla terza ondata del Covid, che dovrebbe comunque aggirarsi sui 15- 20 miliardi da aggiungere ai 32 approvati venerdì scorso. “La scorsa settimana – ha evidenziato il ministro – abbiamo varato misure per 1,5 punti percentuali di Pil e nelle prossime settimane procederemo in questa direzione. Mi aspetto di terminare con le misure di sostegno all’economia verso la fine dell’anno”.

Tutto però molto gradualmente, per evitare choc al sistema bancario come quelli evidenziati ieri nel corso di un’audizione all’Europarlamento da Andrea Enria, capo della vigilanza della Bce, secondo cui alcune banche allo stato attuale non hanno la possibilità di resistere alla prevedibile ondata di sofferenze che si accompagnerà alla caduta delle moratorie e degli altri sostegni che il Governo ha costruito a partire da marzo dell’anno scorso.

Per Bankitalia, poi, ci sono almeno 350mila famiglie che potrebbero avere difficoltà a riprendere il pagamento delle rate dei mutui e di prestiti. Previsioni decisamente meno ottimistiche di quelle del titolare del Ministero dell’economia e finanze. Ma Franco è convinto e rassicurante: ce la faremo. E bene sempre per il titolare del Mef pure i Btp Green: “Hanno avuto un ottimo inizio, sono un segnale importante per l’ambiente.  Continueremo  su questa strada”.

Il video di Davigo a DiMartedì: “Nuovo condono? Messaggio devastante”

Il governo chiude i rubinetti dei sostegni: ultimi aiuti a imprese e partite Iva

Il numero uno del Ministero dell’economia e finanze continua intanto a dare battaglia proprio in Europa per accelerare nella campagna vaccinale, fondamentale per la stessa ripresa economica, come va ripetendo da tempo lo stesso presidente statunitense Joe Biden. “Sradicare la pandemia è in questo momento la priorità e la presidenza italiana del G20 è preoccupata per le  diverse velocità con cui la campagna di vaccinazione sta procedendo nel mondo”, ha specificato intervenendo sempre al webinar organizzato da Bloomberg. Il ministro ha quindi aggiunto che la presidenza del G20 “promuoverà un rafforzamento dell’approccio multilaterale per garantire una equa distribuzione di vaccini sicuri, a buon mercato ed efficaci”.

Allo stesso tempo, ha spiegato, occorre essere più preparati id fronte a shock simili in futuro. “A questo scopo – ha dichiarato – abbiamo creato un panel di alto livelli di esperti indipendenti, cui è assegnato il compito di identificare i ritardi nel livello di preparazione alle pandemia con un focus sugli aspetti finanziari: siamo ansiosi di conoscerne le raccomandazioni, che dovrebbero essere finalizzate a luglio”. E il Piano nazionale di ripresa e resilienza? “Il Governo è al lavoro per consegnarlo alla Commissione entro fine aprile. Il piano prevede per noi prestiti e trasferimenti per complessivi 190  miliardi di euro in sei anni, circa il 10% del nostro Pil, e programmiamo di utilizzarli per spingere gli investimenti in numerose aree”. Poche settimane e si vedrà se Franco ha ragione e se si potrà tirare un sospiro di sollievo.

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