Sovranisti abruzzesi contagiati dal poltronavirus. Lite a destra sulle nomine, la Lega se ne va e salta il Consiglio regionale

Altro che Coronavirus. In Abruzzo “la vera emergenza è il PoltronaVirus”, recita lo slogan dei 5S, con la capogruppo Sara Marcozzi (nella foto) in testa. Motivo: la Lega abbandona l’aula e fa mancare il numero legale in Consiglio regionale, certificando ancora una volta la crisi aperta nel Centrodestra. Il presidente Marco Marsilio in aula si limita ad una informativa sul coronavirus e dopo l’ingresso di Pierpaolo Pietrucci (Pd), al posto di Giovanni Legnini, dimissionario per la nomina a commissario per la ricostruzione, la seduta è interrotta. Dieci consiglieri salviniani contro 8 della stessa maggioranza squarciata. Difficile trovare un vaccino, ma i 5 stelle suggeriscono delle buone pratiche: “Chiudere questa pagina fondata su un vergognoso ‘poltronificio’ non rimettendo al prossimo ordine del giorno le stesse leggi”.

A marcare lo strappo è un altro tentativo per far entrare, con una nomina, dal buco della serratura il forzista Paolo Gatti, mister 10mila voti, nell’organo di controllo della Corte dei conti. Dirompente la surroga del sottosegretario alla presidenza della giunta, Umberto D’Annuntis (FI), ciliegina sulla torta, con tanto di aumento di stipendio. Questo per fare spazio in Consiglio al primo dei non eletti, Gabriele Astolfi (FI), ex sindaco di Atri. “Questa giornata è la rappresentazione del modo di lavorare del Centrodestra. Prima convocano per un ordine del giorno fondato su nomine e modifiche statutarie, per aggiungere poltrone e aumentare gli stipendi, poi non trovano l’accordo e bloccano i lavori, facendoci perdere tempo – sottolinea Marcozzi -. Siamo da sempre contrari a questo modo di operare. L’abbiamo ribadito presentandoci con una maglietta che ha messo, nero su bianco, il dissenso del gruppo M5s sulla legge che istituisce la surroga anche per la figura del Sottosegretario, equiparandola all’assessore”.

Sulle t-shirt una scritta stampata Emergenza Abruzzo: poltronavirus. “Oggi Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno messo in pubblica piazza le loro clamorose spaccature – conclude Marcozzi -. È il momento di parlare delle vere priorità della nostra Regione: sanità, strade, lavoro e infrastrutture. Queste sceneggiate non sono più ammissibili”. E il capogruppo Pd, Silvio Paolucci, rincara la dose: “La giunta non ha più una maggioranza su cui poggiare il suo nulla”.