Spot occulti a Sanremo. I consumatori fanno causa a Ferragni e Amedeus. Istanza di mediazione Codacons-Assourt dopo la multa Agcom a Viale Mazzini

Spot occulti a Sanremo. I consumatori fanno causa a Ferragni e Amedeus. Istanza di mediazione Codacons-Assourt

Spot occulti a Sanremo. I consumatori fanno causa a Ferragni e Amedeus. Istanza di mediazione Codacons-Assourt dopo la multa Agcom a Viale Mazzini

A meno di un mese dall’inizio (6 febbraio) del Festival di Sanremo i consumatori sono sul piede di guerra. Sul caso della multa da oltre 170mila euro inflitta dall’Agcom alla Rai per la pubblicità occulta realizzata da Amadeus e Chiara Ferragni a Instagram nel corso dell’ultima edizione 2023 del Festival, Codacons e Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi (Assourt) hanno presentato una formale istanza di mediazione presso Adr Center, organismo di mediazione e arbitrato che si occupa della risoluzione delle liti civili e commerciali. Con tale istanza le associazioni dei consumatori chiedono ad Amadeus e Ferragni di risarcire gli utenti per i danni provocati.

Paga pantalone

La sanzione comminata dall’Autorità per le comunicazioni, seppur impugnata dalla Rai dinanzi al Tar del Lazio, ricade sull’azienda, la quale – ricordano i consumatori – è finanziata dai cittadini attraverso il canone. Al contrario dovrebbero essere il conduttore e l’influencer, autori dell’illecito sanzionato dall’Agcom, a pagare di tasca propria la multa. Il 15 giugno dello scorso anno, ricordiamo, la Commissione per i servizi e i prodotti dell’Autorità ha approvato a maggioranza, con il voto contrario della Commissaria Elisa Giomi, una sanzione pari, appunto, a oltre 170 mila euro alla Rai per la violazione delle disposizioni relative alla corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari durante il “73mo festival della canzone italiana di Sanremo”.

Le violazioni accertate riguardano cinque episodi di mancata indicazione dell’inserimento di messaggi pubblicitari e il caso della pubblicità occulta del social network Instagram e del profilo del conduttore Amadeus. Durante una delle puntate incriminate c’era stata infatti l’apertura in diretta del profilo social di Amadeus, a opera della Ferragni, che in pochi giorni aveva raggiunto 1,8 milioni di follower e prodotto un robusto traffico.

La stessa Ferragni, ha ricordato a suo tempo il Fatto Quotidiano era stata seguita all’Ariston da una troupe di Amazon prime (il ramo di produzione di contenuti video della piattaforma di eCommerce) che era stata autorizzata per fare riprese di backstage da utilizzare per la nuova stagione dei Ferragnez, di cui Ferragni e il marito Fedez sono protagonisti. L’Agcom aveva deciso di aprire un’istruttoria puntando i fari sui ritorni economici diretti di chi come Instagram non era stato dichiarato né product placement né brand content, realizzando come e più degli sponsor che invece avevano dovuto sborsare per essere presenti a Sanremo.

Altro fronte

Il Codacons ha inoltre diffidato la Rai a sospendere il conduttore Amadeus il quale, essendo parte di un contenzioso che coinvolge la Rai, per il codice etico e per il contratto di servizio Rai non può svolgere attività retribuite dalla stessa, come si legge nella diffida. L’art. 4 del codice etico Rai impone che “gli esponenti aziendali evitano qualsiasi situazione che possa dar luogo conflitto d’interesse. Situazioni di potenziali conflitto d’interesse vengono portate a conoscenza dei diretti superiori”.

Inoltre ai sensi dell’art. 2 delle linee guida finalizzate ad evitare l’insorgere di situazioni di conflitto di interessi, “produttori, artisti e agenti, nei rapporti con la Rai, hanno l’obbligo di astenersi da qualsiasi condotta idonea a determinare situazioni di conflitto di interessi. In via generale, l’attività di negoziazione relativa a prestazioni artistiche in favore di Rai posta in essere da produttori, artisti ed agenti deve essere ispirata ai principi di correttezza, rispetto, trasparenza, diligenza, professionalità e salvaguardia di tutti gli interessi coinvolti”.