St Louis, la polizia uccide ancora

Di Carola Olmi

Gettare acqua sul fuoco, invitare alla moderazione, persino inviare sul posto il ministro alla Giustizia Holder serve davvero a niente se a St. louis i poliziotti continuano a sparare e uccidere a sangue freddo persone di colore. Naturale dunque che la tensione e gli scontri razziali che stanno scuoptendo gli Stati Uniti non si fermino. L’ultimo caso arriva con un video di 6 minuti. I fatti risalgono a martedì scorso. Un ragazzo di colore con una giacca blu e i pantaloni crema passeggia nervosamente su un marciapiede. Ha la mano destra in tasca, sembra aspettare qualcuno, è sospettoso, si guarda intorno continuamente. Arriva un’auto della polizia, il ragazzo si avvicina ai due agenti. Tira fuori la mano dalla tasca, impugna qualcosa, la polizia ha poi dichiarato che si trattava di un coltello, ma questo non si riesce a vedere dal filmato.

Il video
Pistola in pugno, i poliziotti gli impongono di fermarsi. Ma lui salta su un muretto e si avvicina ancora di qualche passo alla vettura di servizio urlando, secondo le testimonianze raccolte: «Sparatemi, sparatemi, forza». Gli agenti aprono il fuoco: si sentono dodici colpi, esplosi in rapida successione. Il ragazzo crolla a terra e muore. L’episodio ha inevitabilmente fatto riesplodere la rabbia della popolazione nera. Saint Louis, nel Missouri, una dozzina di chilometri da Ferguson, è ormai da giorni al centro di una vasta mobilitazione di protesta della comunità afroamericana contro la polizia, accusata di aver ucciso lo scorso 9 agosto il diciottenne Micheal Brown. In questo caso, il video documenta la morte di Kajieme Powell, 25 anni. Ed è stato diffuso dalla polizia metropolitana di Saint Louis. Gli agenti erano stati chiamati dal titolare di un minimarket che aveva denunciato al 911 una rapina da parte di un giovane armato. Una versione che concorda con quanto dichiarato ad una radio dal barbiere del negozio adiacente.

Diffidenza
I media statunitensi hanno sottolineato che dall’arrivo degli agenti al momento in cui si apre il fuoco passano solo venti secondi. Powell aveva rubato due energy drink e un pacco di ciambelle. Abbastanza per prendersi dodici colpi di pistola? La protesta degli afroamericani dunque va avanti con manifestazioni pacifiche ma anche episodi di violenza e saccheggi favoriti dalla confusione. il coprifuoco imposto dalle autorità locali non funziona e la matassa adesso è in mano proprio al ministro della Giustizia inviato sul posto da Obama. L’impegno della Casa Bianca è di assicurare un’inchiesta indipendente sulla morte di Brown, anche a costo di accertare le responsabilità del poliziotto che ha sparato. I neri però si fidano poco. E visto come è morto Powell forse non hanno tutti i torti.