Stampa di destra scatenata sul rimpasto che non c’è. Dopo la cantonata sul Recovery Fund, il duo Sallusti-Senaldi ci riprova

I giornali di centro-destra sono da qualche giorno in agitazione perché dopo la cantonata presa contro i soldi stanziati dalla Ue all’Italia, che ci salvano, ora hanno capito che la posizione è insostenibile e cambiano menù, ma sempre quello imposto dal vincolo di provare a destabilizzare l’esecutivo. E così il nuovo tema è quello del rimpasto governativo che è sempre una buona carta da giocare quando si è a corto di idee per scrivere qualcosa. Dopo tutto si tratta di pensieri in libertà che evaporano garruli dalla teiera di Sallusti-Senaldi che sono certi, perché lo ha detto loro un “amico di un cugino” (non si sa di chi dei due) di imminentissimi cambiamenti nella compagine governativa.

Tale confidente parafamiliare, durante la fila per fare la spesa ad un supermercato, ha sentito questa “voce” che gli ha detto delle cose che noi fedelmente riportiamo. Intanto il virus, animato da chiari intenti politici al di là della sua struttura genetica, ha “bruciato” quattro poltrone. L’amico del cugino è certo che il ministro degli Esteri Di Maio e Conte abbiano confabulato tale rimpasto. La prima capra espiatoria è la ministra della Scuola Lucia Azzolina, rea di aver pasticciato il decreto scuola. La voce parlante durante la fila la dà per “già commissariata”. La seconda vittima è invece il già tartassato ministro della Giustizia Alfonso Bonafede reo di aver prodotto tensioni con Di Matteo producendo un indesiderato turbamento nel Movimento. La “voce” ascoltata ha anche prodotto un’amara riflessione. A suo dire Bonafede sarebbe sostituito dal precedente guardasigilli Andrea Orlando, che ai tempi del mandato, era conosciuto come il “signor tentenna” per i tempi biblici delle sue azioni governative.

SIBILLA CUMANA. Poi la voce tonante nella mente dell’amico del cugino ha detto che in effetti pure Francesco Boccia “ministro delle Regioni” non sta ben messo con tutte le polemiche che fa con i governatori. La quarta vittima sacrificale sarebbe invece, sempre secondo l’entità numinosa, la ministra per l’Innovazione, Paola Pisano. Sulle cause la sibilla autrice di queste rivelazioni si è dimostrata meno sicura che negli altri casi ed ha provato a bofonchiare qualcosa relativa non tanto a presunti pasticci sulla App “scansavirus” quanto sul fatto che poiché detta ministra è il frutto di accordi tra Di Maio e Casaleggio jr, ed essendosi affievoliti i rapporti tra i due, è ovvio – deduceva la misteriosa Entità – che la ministra salti. Il ragionamento non fa una piega.

A questo punto la voce stava per fare altre rivelazioni all’amico del cugino, ma purtroppo tale signore doveva disinfettarsi le estremità ed indossare i guanti e la mascherina che fino ad allora con atteggiamento di sfida di stile trumpiano non aveva indossato e come ognuno sa per esperienza diretta tali operazioni non sono agevoli, figurarsi poi con una voce che ti spedisce suggerimenti e deduzioni e quindi, visto che l’amico del cugino non le prestava più le dovute attenzioni e le riverenze del caso, essa si è indignata ed ha esclamato (sempre per via telepatica): “Ingrato! Stavo per farti altre rivelazioni sconvolgenti che riguardano Conte e anche Di Maio, ma pure Di Battista e la Raggi, ma visto che non mi presti attenzione non te le farò più”.