Standard&Poor’s prova a sfilare l’inchiesta

dalla Redazione

Standard&Poor’s prova a sfilare dalle mani dei giudici di Trani l’inchiesta che tanto imbarazzo ha provocato a livello internazionale. Ma il gup del tribunale di Trani, Angela Schiralli, scioglierà solo il 20 maggio prossimo la riserva sulle eccezioni di incompetenza territoriale e di giurisdizione sollevate dagli avvocati di Standard&Poor’s. E’ quanto deciso questa mattina al termine della nuova udienza preliminare, nel corso della quale il pm Michele Ruggiero ha sostenuto che la competenza sulle presunte manipolazioni di mercato commesse dall’agenzia di rating è e deve rimanere al tribunale di Trani. Secondo l’avvocato Guido Alleva, che rappresenta S&P, la competenza è invece da attribuirsi a Milano, luogo dal quale e’ partito il comunicato che tagliava l’outlook per l’Italia. Milano e’ anche sede della Borsa italiana, che ha registrato le ripercussioni negative delle valutazioni dell’agenzia di rating sui titoli quotati. Per la procura, invece, i reati che hanno avuto riverberi sull’Italia sarebbero stati commessi tutti all’estero. In subordine la difesa dell’agenzia ha chiesto che venga dichiarato un difetto di giurisdizione italiana, riconoscendo invece quella della Gran Bretagna, dal momento che S&P ha sede a Londra. Anche per Fitch il gup del tribunale di Trani, Angela Schiralli, deciderà il 20 maggio prossimo in merito alle eccezioni di incompetenza territoriale sollevata dalla difesa. Le parti civili sono le stesse ammesse, sempre oggi, nel processo nei confronti di Standard&Poor’s.

Manager e analisti di S&P sono accusati di aver diffuso – tra maggio 2011 e gennaio 2012 – quattro report contenenti informazioni tendenziose e distorte sull’affidabilità creditizia italiana e sulle iniziative di risanamento e di rilancio
economico adottate dal governo. L’ultimo report sotto accusa è quello con cui S&P, il 13 gennaio 2012, decreto’ il declassamento del rating dell’Italia di due gradini (da A a BBB+). Per Fitch, gli imputati sono accusati di aver rilanciato – dal 10 al 18 gennaio 2012 – ”indebiti annunci preventivi di imminente declassamento” dell’Italia, mai decretato ufficialmente dell’agenzia Fitch fino al 27 gennaio 2012, creando una potenziale alterazione del prezzo dei prodotti finanziari.