Si torna al contante. Lo stop al Cashback è una decisione politica senza alcuna logica. Parla la Martinciglio (M5S): “Un freno ai pagamenti elettronici”

Per Vita Martinciglio (M5S) non è sensato sospendere dopo 7 mesi il Cashback, perché è una misura che ha già raggiunto risultati ragguardevoli.

Si torna al contante. Lo stop al Cashback è una decisione politica senza alcuna logica. Parla la Martinciglio (M5S): “Un freno ai pagamenti elettronici”

Vita Martinciglio, capogruppo M5S in commissione Finanze della Camera, perché il Movimento considera un errore l’eventuale cancellazione del cashback?
“Perché è un passo in avanti verso la digitalizzazione del Paese che tutti, a parole, dicono di volere. Non sarebbe sensato sospendere una misura in vigore da appena 7 mesi che ha già raggiunto risultati ragguardevoli”.

Quali vantaggi ha comportato l’introduzione della misura voluta dall’ex premier Giuseppe Conte?
“Per prima cosa sta aiutando gli enti locali e la pubblica amministrazione a digitalizzare i rapporti con i contribuenti. Pensi che già 9 milioni di italiani hanno aderito al programma Cashback e per farlo hanno dovuto caricare la propria carta di pagamento sull’app IO. Senza contare che il cashback ha dato ossigeno ai consumi in un momento difficile e può essere importante nella lotta all’evasione e al nero”.

I costi della misura sono limitati eppure si sceglie di sospenderla. Perché secondo lei?
“Evidentemente per ragioni politiche più che di merito. Ma mi auguro che le pressioni del M5S, come anche di altre forze politiche, servano a correggere la misura senza sospenderla”.

Nel centrodestra è partita la gara a rivendicare il merito dello stop alla misura. Ma il cashback non piace neanche a Italia viva e non convince del tutto il Pd. Perché Il M5S si ritrova sostanzialmente da solo nel governo a difenderlo?
“Per la verità Pd e Leu hanno preso posizione a favore della misura, a partire dall’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Non ci sentiamo soli in questa battaglia di buon senso”.

Per questo governo, secondo lei, la lotta all’evasione è una priorità o no?
“Come noto è un governo ampio, e spesso è necessario mediare tra diverse sensibilità. Per forze politiche come Lega, Forza Italia e Iv evidentemente ci sono altre priorità rispetto al contrasto all’evasione e alla digitalizzazione del fisco”.

E’ opinione diffusa che bisogna mettere in campo più strumenti per combattere l’evasione. Da dove cominciare?
“Abbiamo già iniziato negli anni precedenti con la fatturazione elettronica, ad esempio. La centralità crescente dell’app IO è un altro sintomo positivo. Ed è il motivo per cui sospendere il cashback ora, nonostante il grande successo in termini di adesione da parte dei cittadini, sarebbe illogico e controproducente”.

La rassicurazione del premier Mario Draghi che la misura del cashback riprenderà il prossimo anno è per voi sufficiente?
“Attendiamo con fiducia, ma in maniera vigile, perché più che alle parole siamo soliti porre attenzione ai fatti. Di certo l’impegno di Draghi è dovuto alla nostra pressione, e già questo è un primo risultato”.

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