Strappato manifesto di Giorgia Meloni dal movimento femminista: la condanna del partito. La leader di Fdi si dichiara una combattente

Strappato manifesto di Giorgia Meloni: l'episodio è stato ripreso e condiviso sui social con la seguente condanna del partito Fdi.

Strappato manifesto di Giorgia Meloni dal movimento femminista: la condanna del partito. La leader di Fdi si dichiara una combattente

Strappato manifesto di Giorgia Meloni ad Olbia, in Sardegna da rappresentanti del movimento femminista. L’episodio è stato documentato e condiviso sui social ma allo stesso tempo è stato condannato dagli esponenti di Fratelli d’Italia. Intanto, Giorgia Meloni si dichiara una combattente in un’intervista.

Strappato manifesto di Giorgia Meloni dal movimento femminista

Sui social è stato condiviso un filmato che riprende alcuni partecipanti alla seconda edizione del Pride Infogau a Olbia, in Sardegna mentre strappano un manifesto elettorale di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.  La coordinatrice regionale del partito di destra, Antonella Zedda, ha denunciare l’episodio mentre il presidente di Fdi di Olbia, Marco Piro, ha condannato il gesto compiuto da alcuni giovani manifestanti. “Si vede chiaramente cosa è successo – ha scritto in una nota l’esponente politico –. Quel manifesto è stato affisso in uno spazio, quello spazio assegnato da un privato, previo pagamento, ad un altro privato. È questo l’esempio della civiltà che siamo/siete? È questo il modo di agire? Il non rispetto degli altri?”.

Tutto questo non ci rappresenta – si legge nel comunicato stampa di Fratelli d’Italia– siamo fortemente convinti che questi comportamenti siano da condannare sia dalle forze politiche sia dalle istituzioni”. Preoccupa questo episodio perché a Cagliari, il 2 settembre per l’apertura della campagna elettorale ci sarà proprio Giorgia Meloni.

La leader di Fdi si dichiara una combattente

Giorgia Meloni, in vista delle elezioni del 25 settembre, si è raccontata in un’intervista al settimanale ‘Chi’. “I sondaggi ci danno al 24%: siamo più in alto di tutti perché siamo i più seri. Se mi sento pronta a diventare la prima donna premier in Italia? Mi sono sentita spesso inadeguata, a dire la verità, e a volte tutto mi sembra più grande di me. Ma sono un soldato, io, una combattente. Combatto e sono sicura che la gente ci seguirà. Verrà a votare”, dice Meloni.

Sulla possibilità della Meloni come nuova presidente del Consiglio: “Se diventerò premier, non rinuncerò a nulla di ciò che riguarda mia figlia Ginevra che ha 6 anni – ha dichiarato la leader di FdI – Le donne si organizzano sempre. Basta guardare Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che ha sette figli, o Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, che sta crescendo quattro maschi”. Meloni ha poi sottolineato che “ci sono due modi per esercitare il potere: con l’esempio o con la paura. Io ho preferito il primo. Se ti chiedo di fare una cosa per me, vuol dire che io l’ho fatta già 20 volte”.

 

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