Il Mes è inutile per Matteo Salvini. Il vicepresidente del Consiglio ribadisce il concetto al Forum in Masseria, intervistato da Bruno Vespa. Ma ancora una volta si limita a fare propaganda sul Mes, perché ciò che non dice è che nessuno ha chiesto all’Italia di aderire al Meccanismo europeo di stabilità, ma solamente di ratificare la riforma. Come, ricordiamo, hanno già fatto tutti gli altri Paesi dell’Eurozona.
La riforma del Mes, infatti, è bloccata solamente dall’Italia, che continua a rinviare la ratifica in Parlamento su una materia che divide la maggioranza e su cui Fratelli d’Italia e Lega hanno condotto una lunga battaglia negli ultimi anni.
Per Salvini il record del Btp Valore dimostra l’inutilità del Mes, ma il governo deve solo ratificare la riforma
Il vicepresidente del Consiglio fa riferimento al “record del Btp Valore”, che ha raccolto 18 miliardi di euro. Per Salvini “è indice di fiducia non di un partito ma del Paese, da parte degli italiani”. E da qui parte un confronto con il Mes che, però, sembra ben poco azzeccato: “A differenza del Mes che ci vincolerebbe a scelte prese da soggetti privati in altri paesi, questi soldi vanno nelle mani degli italiani”.
Il punto è, però, ben diverso. Perché nessuno, neanche in Ue, chiede di utilizzare il Meccanismo europeo di stabilità, ma solamente di ratificare la riforma, permettendo così a chiunque tra gli altri Paesi di utilizzare il fondo salva-Stati nel caso in cui voglia farlo. Sul Mes, Salvini dice di condividere “la posizione soft del premier Giorgia Meloni”, sostenendo che “ora ha perso qualsiasi appeal, necessità e vantaggio”.
Per Meloni il Fondo salva-Stati è uno stigma, ma ratificare la riforma è necessario per l’Ue
Ieri era stata la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a dire che il “Mes è uno stigma che ora rischia di bloccare delle risorse in un momento in cui invece stiamo tutti cercando risorse”. E poi, sostiene Meloni, “non verrebbe utilizzato da nessuno”. Per la presidente del Consiglio oggi sarebbe sbagliato aprire il tema, sia perché non ha cambiato idea sulla questione ma anche perché il Fondo “è una parte di una serie di strumenti che vanno discussi nel loro complesso”.
Un modo per ribadire che, a suo giudizio, la riforma dovrebbe andare di pari passo con quella del nuovo Patto di stabilità. Ma il punto è sempre un altro, come sottolineano tutti i partner Ue: la ratifica serve per gli altri Paesi per permettere, in caso di necessità, di poter aderire al Fondo salva-Stati. E rinviare ancora la ratifica, di certo, non aiuterà Meloni nei suoi rapporti con i partner Ue e nelle sue richieste anche sul Patto di stabilità.