Sulle riaperture è braccio di ferro Regioni-Governo. I presidenti vorrebbero riaprire tutto dall’11 maggio. Ma Boccia frena: “Differenziazioni possibili solo dopo il 18”

Dal 18 maggio, in base ai dati forniti dal monitoraggio del ministero della Salute e al parere dell’Inail, saranno possibili differenziazioni regionali nelle riaperture. E’ la linea ribadita oggi dal ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, nel corso della videoconferenza con i presidenti delle Regioni. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, insieme ad altri presidenti, è tornato a ribadire di essere pronto a far ripartire tutto “anche prima del 18 maggio”.

“Porto avanti – ha detto il presidente della Regione Veneto – la volontà di proporre di poter aprire tutto. E’ difficile pensare che l’apertura che abbiamo oggi, che è pressoché totale, sia un fatto di salvaguardia rispetto al riavvio di quello che è rimasto chiuso. Pensare che il capro espiatorio di questa partita sia la parrucchiera, gli estetisti o i negozi, decisamente no. Altri colleghi la pensano come me”.

“Ritengo che il primo giugno sia una data inopportuna per pensare ad un’apertura” ha aggiunto Zaia auspicando che il documento tra le Regioni da presentare al Governo “sia unanime per rivedere le posizioni su quelle date che si sono sentite annunciare”. “Il primo giugno – ha proseguito il governatore veneto – è un’era glaciale per noi. Tra l’altro la data è ancora parziale perché si prevedeva che alcune categorie fossero ancora chiuse”. Zaia spera ad un ripensamento del Governo anche perché “rispetto a 15 giorni fa il quadro epidemiologico è radicalmente cambiato”.

D’accordo con la proposta di Zaia – apertura totale dall’11 maggio – anche il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che richiama la proposta della Conferenza delle Regioni di dare alle Regioni la possibilità di disporre delle restanti aperture con proprie ordinanze. “Ieri – ha reso noto Fedriga – ho ricevuto una delegazione di commercianti, liberi professionisti e rappresentanti degli esercenti che si occupano di servizi alla persona: mi hanno esposto le loro ragioni molto compostamente, ma ho colto un disagio montante che temo tra poco non sarà più gestibile”.

Subito via libera al commercio e maggiori poteri sulle riaperture alle Regioni, ha ribadito anche il governatore ligure Giovanni Toti. “La conferenza delle Regioni – ha spiegato Toti – ha disposto all’unanimità un documento in cui si chiede: da lunedì 11 maggio via libera al commercio e dal 18 maggio, scadenza del Dpcm, poteri alle Regioni per tutte le riaperture.  Se non dovesse avvenire riterremo lese le prerogative delle Regioni”.