Superbonus, la proroga non ci sarà: a rischio i cantieri e a pagare sono le famiglie

Nessuna proroga, in manovra, per i lavori non terminati del Superbonus: a rischio migliaia di cantieri e a pagare saranno le famiglie.

Superbonus, la proroga non ci sarà: a rischio i cantieri e a pagare sono le famiglie

La proroga non ci sarà: il Superbonus al 110% è destinato a scomparire a fine anno. Tra gli emendamenti alla manovra approvati nella notte in commissione Bilancio al Senato non c’è stato alcun intervento sul Superbonus, come la proroga per i lavori da terminare chiesta da Forza Italia.

Il Superbonus viene quindi fatto fuori dalla maggioranza di governo, con la contrarietà netta del Mef e della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Così l’ultimo spiraglio per chi deve completare i lavori e non riuscirà entro la fine dell’anno è il Milleproroghe, ma anche in questo caso la strada è in salita.

Manovra, niente proroga per il Superbonus

Nella serata di ieri il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, spiegava che Forza Italia stava lavorando per inserire una proroga “nella manovra o in altri provvedimenti”. L’altra ipotesi è proprio quella del Milleproroghe. Anche perché con la manovra si è deciso di non intervenire e non ci sarà alcuna deroga per i lavori non completati entro il 31 dicembre. 

Nessuna tolleranza per gli imbroglioni, ma per le persone oneste bisogna avere un occhio di riguardo e permettere di concludere lavori in dirittura d’arrivo”, sosteneva Tajani. La norma che vorrebbe introdurre Fi, però, sembrerebbe essere poco compatibile con il decreto Milleproroghe anche per i tempi di conversione in legge. La proroga del Superbonus, quindi, sembra davvero complicata ormai. 

Senza una proroga sono a rischio migliaia di cantieri che hanno subito ritardi in questi mesi, anche per problemi di fornitura delle materie prime. In caso di mancato completamento dei lavori a pagare saranno le famiglie, che dovranno mettere i soldi per coprire la spesa mancante, non più coperta dal 110% (nel 2024 scende al 70%).

Niente proroga per lo smart working nella Pa

In commissione è stata bocciata anche la proroga dello smart working per i lavoratori fragili del settore pubblico, in scadenza il 31 dicembre del 2023. L’emendamento del Pd alla manovra proponeva una proroga da fine anno al 31 gennaio 2024 per esaminare il tema con più calma nel decreto Milleproroghe. Ance altri gruppi di opposizione avevano depositato testi simili, ma senza risultati.