Taglia su Putin, di quanti soldi e chi l’ha messa? Può fermare la guerra in Ucraina?

Taglia su Putin: succede che dagli Stati Uniti venga postata sui social una ricompensa per chi riuscirà a fermare il presidente russo.

Taglia su Putin, di quanti soldi e chi l’ha messa? Può fermare la guerra in Ucraina?

Taglia su Putin: incredibile ma vero. C’è chi vuole a tutti i costi la fine del conflitto ed ha individuato nella morte o nell’arresto del presidente russo l’unica strada. Così è circolata sui social un ricompensa milionaria per chi riuscirà ad uccidere o consegnare alla giustizia Vladimir Putin.

Taglia su Putin, di quanti soldi e chi l’ha messa

Nelle ultime ora è stata pubblicata sui social una taglia sulla testa del presidente russo Vladimir Putin. La cifra è di quelle importanti e immediatamente l’annuncio di morte ha fatto il giro dei social e del web. La taglia è ben di 1 milione di euro per chi riuscirà ad eleminare il temuto presidente russo. Il post poi è stato corretto con la modifica da “Dead or Alive” a “arresto”.

Il mandante della taglia sulla testa di Putin è Alex Konanykhin, imprenditore russo nel ramo finanziario e immobiliare, con un patrimonio da 300 milioni di dollari. Si è trasferito negli Usa dove è stato arrestato nel 1996 per violazioni legate al visto. L’inchiesta ha acceso i riflettori su presunti reati finanziari. L’imprenditore, dopo una serie di controverse vicende giudiziarie, ha ottenuto asilo politico negli Usa nel 2007.

L’imprenditore russo nel pubblicare la taglia ha spiegato i motivi: “Prometto di ricompensare con un milione di dollari gli ufficiali che, nell’adempimento del loro dovere costituzionale, arresteranno Putin come criminale di guerra in base al diritto russo e internazionale”.

Per Konanykhin Putin “non è il presidente, dal momento che è arrivato al potere come risultato di un’operazione speciale di esplosioni di condomini in Russia (in un riferimento a una serie di attentati avvenuti nel settembre del 1999 per i quali vennero accusati i separatisti ceceni, ndr), ha poi violato la Costituzione eliminando le libere elezioni e uccidendo i suoi oppositori“.

Il post, pubblicato poi sui diversi social, finisce con “Come cittadino russo di etnia russa vedo come mio dovere morale facilitare la denazificazione della Russia. Continuerò la mia assistenza all’Ucraina nei suoi sforzi eroici per resistere all’assalto dell’Orda di Putin”.

Può fermare la guerra in Ucraina?

L’imprenditore russo si è poi visto cancellare da facebook il suo post e così ha rilanciato: “Facebook ha bannato il mio post; secondo voi è stata una decisione corretta? Ometto l’immagine in quanto fosse un poster “vivo o morto”, ma questo è il testo:Prometto di pagare 1.000.000 dollari all’agente/i che, rispettando il loro dovere costituzionale, arresta Putin come criminale di guerra secondo le leggi russe e internazionali”.

Sarà difficile che qualcuno possa rispondere all’annuncio dell’imprenditore russo e portare a termine ciò che è viene chiesto. Che sia un arresto o un omicidio, non cambia. Putin è l’uomo politico più influente e temuto soprattutto in Russia, dove da quattro mandati è lui a muovere le fila della politica ma anche dell’arsenale militare. Per tutto ciò che rappresenta nel suo Paese, sarà difeso nel migliore dei modi sia dall’esercito sia dalle sue guardie del corpo. L’unica cosa che può fermare la guerra è riuscire a trovare accordi attraverso i negoziati oppure lasciare che riesca nel suo intento di smilitarizzare l’Ucraina.