Nel Pacifico continua a salire la tensione. Dopo che un tribunale distrettuale di Taiwan ha condannato a tre anni di carcere il capitano di una nave cinese – già arrestato lo scorso febbraio – accusato di aver deliberatamente tranciato un cavo sottomarino delle telecomunicazioni dell’isola, la Cina di Xi Jinping, oltre a protestare veementemente, è tornata a mostrare i muscoli.
Le forze armate di Pechino, con un’azione dimostrativa, hanno effettuato una sortita nello Stretto di Taiwan, schierando 15 aerei militari e 7 navi nelle ultime 24 ore. A renderlo noto è il ministero della Difesa di Taipei sulla piattaforma sociale X, precisando che nove velivoli sono entrati nella Zona d’identificazione della difesa aerea (Adiz) dell’isola.
Taiwan sotto pressione: dopo la condanna di un cittadino cinese per presunto sabotaggio, la Cina mostra i muscoli inviando navi e aerei attorno all’isola
Secondo quanto riportano i media locali, si tratta di manovre con cui la Cina intende mostrare il pugno di ferro contro l’isola ribelle, che considera “parte inalienabile” del proprio territorio, al punto da non riconoscere l’autorità del presidente Lai Ching-te e da contestare qualsiasi interazione ufficiale tra il governo di Taipei e Paesi terzi, in primis gli Stati Uniti.
Si tratta di esercitazioni militari, anche con fuoco vivo, che secondo le autorità taiwanesi rischiano di sfociare in un conflitto aperto con la Cina.
