Tangentopoli in Lombardia. Il deputato di Forza Italia Sozzani inguaiato dalle intercettazioni

er qualcuno la politica è arte, per altri fatica e compromesso. E stando alle ultime intercettazioni che spuntano dall’inchiesta sulla tangentopoli lombarda, tra i secondi ci sarebbe Diego Sozzani, il deputato di Forza Italia per il quale la procura di Milano ha chiesto l’autorizzazione all’arresto alla Camera in quanto accusato di finanziamento illecito. “Io sto cercando i soldi perché è fatica, credimi! 15 anni fa qualcuno veniva lui di sua sponte da me, a dirmi ‘se entri in quel partito, che posso fare?’, adesso non si può più mettere le mani (…) mi inginocchio per chiedere tre lire! Tremila, cinquemila, diecimila, quando avevo bisogno centomila” raccontava ad aprile scorso e con disarmante tranquillità l’importante politico ad un suo interlocutore. Una chiacchierata amichevole dalla quale si capisce che tra i due esisteva una vera e propria intesa. Ma c’è di più perché nella stessa intercettazione ambientale il parlamentare e Caianiello proseguivano la discussione dalla quale, secondo quanto affermano i pm, emergeva anche l’intenzione di “adoperarsi per portare avanti l’esponente Pietro Tatarella”, quest’ultimo finito in carcere perché accusato di associazione per delinquere. Una vicenda, quella della tangentopoli lombarda, che il 7 maggio scorso aveva portato all’arresto di 28 persone tra imprenditori, funzionari e politici.