Nell’anno 2024 in Italia durante una trasmissione televisiva un ministro alla Difesa fondatore del partito della presidente del Consiglio telefona in diretta a una trasmissione televisiva su una rete privata per accusare un professore universitario di voler zittire il governo. è accaduto durante il programma televisivo Piazzapulita condotto da Corrado Formigli su La7. Il ministro Guido Crosetto è intervenuto telefonicamente (di persona si rifiuta di andare, come i suoi compagni di partito, per embargo deciso tempo fa) esibendosi in un monologo in cui ha espresso la propria idea sulla guerra in Ucraina correggendo la linea editoriale della puntata ma soprattutto accusando il rettore dell’Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari, di essere un’illiberale perché vorrebbe togliere la possibilità al governo “di dire la sua”.
Tutto questo accade nel bel mezzo di un “imperialismo mediatico” (per citare l’azzeccata espressione del professor Montanari) che ha silenziato sulle reti Mediaset e sulle reti Rai tutte le voce ritenute potenzialmente scomode e i protagonisti culturali non ritenuti amici. Nell’anno 2024 probabilmente si sono perse le proporzioni di un ministro che con il suo bagaglio di possibilità e mezzi per esprimere le proprie idee interviene con una telefonata non programmata nel bel mezzo di un dibattito televisivo a cui si rifiuta di partecipare criticando le idee di un membro dell’Università che è autonoma per definizione e che insegna (o dovrebbe insegnare) l’autonomia di pensiero. “Mi dispiace che lei insegni ai giovani”, ha detto Crosetto in chiusura della sua intemerata. Il vero dispiacere è che i giovani debbano avere un ministro così.