Terrore a Londra. L’Isis rivendica l’attentato. La May avverte: “potranno esserci altre azioni”. Il killer si chiamava Khalid Masood

Terrore a Londra. L'Isis rivendica l'attentato. E intanto la premier May avverte: "potranno esserci altre azioni terroristiche"

Non ci sono più dubbi. La tragedia di ieri a Londra è stata voluta e architettata dall’Isis. La rivendicazione dell’attentato, secondo quanto riportato da Site, è arrivata direttamente da Amaq, organo di propaganda dello Stato Islamico, che ha detto chiaramente che a compiere l’attentato “è  stato un soldato del Califfato”. E ora è noto anche il nome del terrorista: Khalid Masood, cittadino britannico di 52 anni.

“Non cederemo mai al terrorismo, non gliela daremo mai vinta. Il male non ci sconfiggerà, i nostri valori sono più forti e vinceranno. Non abbiamo paura”. Queste invece le parole pronunciate oggi dalla premier Theresa May dinanzi alla Camera dei Comuni il giorno dopo l’attentato davanti al Parlamento di Westminster. Il primo ministro britannico, dopo aver ricordato le vittime e ringraziato la polizia, afferma che l’allarme è alto e che “sono possibili altri attentati“.

Ma non solo. Come avvenuto per tutti gli attentati avvenuti negli ultimi mesi in Europa l’attentatore cittadino britannico, era noto ai servizi: era stato già investigato dall’MI5 “per i suoi legami con l’estremismo”. La May spiega che “per proteggere le indagini” non è stato ancora rivelato il suo nome e che “tredici attacchi terroristici” sono stati sventati negli ultimi mesi. Lo stragista, definito “figura marginale” dalla May, per gli inquirenti sarebbe stato “ispirato dal terrorismo internazionale”.