Test sierologici, la Procura di Milano indaga sul Pirellone. Nel mirino l’affidamento diretto della Regione alla Diasorin

Per molti era inevitabile arrivasse questo giorno: dopo le tante polemiche scoppiate in merito all’assegnazione senza gara pubblica di una commessa per due milioni di euro alla società Diasorin per i test sierologici elaborati in accordo con l’Ospedale San Matteo di Pavia, ora per la Regione Lombardia si apre un nuovo fronte. La Procura di Milano, infatti, ha deciso di aprire un’inchiesta. Da quanto si apprende, il fascicolo è legato all’esposto di un’impresa concorrente, la TechnoGenetics. Come raccontato nei giorni scorsi da La Notizia, la società in questione ha fatto ricorso al Tar (che si pronuncerà proprio oggi) poiché il Pirellone ha sì pubblicato un bando di gara ma addirittura dopo che già aveva commissionato 50mila test alla Diasorin.

Il Tribunale amministrativo, dal canto suo, ha già riconosciuto che l’accordo “non sembra finalizzato alla valutazione clinica di un dispositivo diagnostico già pronto, ma all’elaborazione di nuovi test molecolari e sierologici per la diagnosi di infezione da SARS-Cov-2, sulla base di un prototipo Diasorin di imprecisata consistenza, da sottoporre a sviluppo”. Sempre La Notizia ha raccontato, peraltro, come all’orizzonte ci sia anche l’ombra di un conflitto d’interessi. Il coordinatore del gruppo di lavoro incaricato dalla Regione Lombardia di stabilire quale fosse il test migliore a disposizione, il professor Fausto Baldanti, è a capo dell’equipe dell’Ospedale San Matteo di Pavia, proprio l’istituto che lavora al progetto concordato con Diasorin. Adesso ovviamente toccherà alla Procura milanese dirimere.

“Purtroppo non siamo sorpresi – commenta il consigliere regionale M5S Massimo De Rosa, che più di ogni altro si è occupato della questione – L’apertura di un’inchiesta è la logica conseguenza del modo in cui Regione Lombardia ha gestito la questione test sierologici, fin dall’inizio. Metterò a disposizione della magistratura tutto il materiale acquisito tramite la mia azione in Consiglio Regionale. Personalmente anche io, a nome del gruppo consiliare del Movimento cinque stelle, ho dato mandato a un legale per procedere con le dovute segnalazioni ad Anac, AGCM e alla Corte dei Conti che valuterà l’eventuale danno erariale”. La questione, dunque, pare soltanto all’inizio.