Traguardo tagliato. Le Sardine guardano al futuro: “Saremo attenti e vigili dove si è già votato, saremo presenti e agguerriti dove si voterà”

“C’è chi dice che siano i gesti folli a cambiare il corso della storia, ma noi preferiamo pensare che siano i gesti ordinari a cambiare il mondo in cui viviamo. Non siamo nati per stare sul palcoscenico, ci siamo saliti perché era giusto farlo. Ma ora è tempo di tornare a prendere contatto con la realtà e ristabilire le priorità, innanzitutto personali”. Con questa dichiarazione a caldo, le sardine hanno commentano la vittoria del candidato del centrosinistra in Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, sostenuto con vigore dal movimento di Mattia Santori (nella foto).

“Se avessimo voluto fare carriera politica – prosegue il post – l’avremmo già fatto. E invece, prima di tutto, desideriamo tornare ad essere noi stessi, elettori e cittadini, parenti e amici. Per questo motivo non ci vedrete in TV o sui giornali. La nostra responsabilità è pari a quella che si è assunta ogni persona che oggi si è infilata il cappotto ed è andata a fare una croce da protagonista. È tempo di far calare il sipario e lavorare dietro le quinte per preparare un nuovo spettacolo con tutti voi che vorrete continuare a non essere spettatori qualunque. Fino ad oggi siamo stati una bella favola. Ora chiudiamo il libro e sporchiamoci le mani. Qualsiasi cosa succeda. Ci vediamo a Napoli, Scampia”.

“E’ successo. Siamo nati dicendo che eravamo contro il populismo. Oggi – proseguono le Sardine in post su Facebook – siamo consapevoli che, se lo vogliamo, oltre che ‘contro’ possiamo essere ‘meglio’. E possiamo esserlo con mezzi sconosciuti a chi fa propaganda di mestiere: gratuità, relazioni umane, creatività ed empatia. Nella sua banalità è una notizia che rischia di far saltare tutte le certezze che ci erano state vendute in questi anni grigi. L’esperienza dell’Emilia-Romagna dimostra che le sardine servivano come l’ossigeno, l’esperienza della Calabria dimostra che le sardine da sole non bastano; che la domanda di politica si risveglia se l’offerta è adeguata, coraggiosa e coesa. Il 14 novembre avevamo annunciato che stava prendendo avvio una campagna elettorale difficile. Lo avevamo intuito quando abbiamo letto quel ‘liberiamo’ così offensivo per le strade di Bologna. Ne abbiamo avuto la conferma definitiva quando la memoria di Kobe Bryant è stata associata ad una candidata governatrice il giorno stesso del voto, in pieno silenzio elettorale”.

“Adesso tocca a noi. Non ci siamo montati la testa – proseguono – quando abbiamo riempito 142 piazze in tutta Europa, non ce la monteremo adesso che arriva la prima buona notizia da tanto tempo a questa parte. Inizia la fase più dura. Saremo attenti e vigili dove si è già votato, saremo presenti e agguerriti dove si voterà. Soprattutto se lo stile a cui ci avete abituato in Emilia-Romagna e Calabria verrà ripresentato in Puglia, Campania, Marche, Toscana, Liguria, Veneto, Valle d’Aosta, Napoli, Trento e tutte le volte che gli elettori saranno chiamati a scegliere. Le sardine non vanno date per scontate, ma ci saranno. Sempre. Con i loro corpi non manipolabili, con cervelli che non abboccano, con orecchie che pretendono rispetto e con occhi che si accenderanno solo per assistere a spettacoli degni della parola ‘bellezza’”.