Trapani sceglie il commissario. Nell’anomalo ballottaggio con un solo candidato vota il 26% invalidando le elezioni

A Trapani vota solo il 26% e l'elezione non è valida visto che al ballottaggio, dopo l'autoesclusione di Fazio, c'era solo il candidato dem Savona

A Trapani hanno scelto il commissario. Sì, proprio così, perché con un solo candidato al ballottaggio, visto che l’altro era stato escluso, era necessario che Pietro Savona (Pd) ottenesse almeno il 25% dei voti con almeno il 50%+1 dei votanti. Alla fine ha prevalso la linea dettata dal centrodestra che aveva fatto appello per non andare a votare, visto che il quorum si è fermato al 26%.

Centrodestra che a Trapani vuol dire l’ex sindaco Girolamo Fazio e il senatore di Forza Italia Tonino D’Alì, avversari tra loro. Entrambi nel corso della campagna elettorale sono stati colpiti da provvedimenti giudiziari che ne hanno minato il percorso. Fazio e D’Alì, però, non si sono ritirati. Il primo risulta indagato per la tangentopoli sulla gestione dei trasporti marittimi siciliani; per il secondo è stata proposta la sorveglianza speciale dalla Dda di Palermo per via di alcuni rapporti ritenuti discutibili. Al primo turno il più votato è stato Fazio che ha ottenuto il 31% dei voti. D’Alì si era fermato al 23%, superato dal dem Savona che aveva raggiunto il 28%. Fazio, però, a poche ore del voto si è autoescluso dal ballottaggio.