Gli Stati Uniti non difenderanno i Paesi Nato che non spendono abbastanza per la difesa. Lo ha detto ieri il presidente Usa, Donald Trump, rispondendo alle domande dei giornalisti nello Studio Ovale. “Già sette anni fa ho detto che non difenderemo chi non paga”, ha ricordato il presidente. Che ha poi aggiunto: “Il mio più grosso problema con l’Alleanza atlantica è che gli se gli Stati Uniti avessero un problema e si rivolgessero alla Francia o a qualche altro Paese che non nominerò e dicessero, ‘abbiamo un problema’, voi pensate che verrebbero ad aiutarci come dovrebbero? Non ne sono sicuro”.
Dazi sospesi per fare un favore a Messico e Canada
Ma ieri The Donald è tornato anche a parlare dei dazi contro Canada e Messico, spiegando che la loro sospensione (temporanea) è stata giustificata dalla sua volontà di “aiutare i due Paesi”, pur ribadendo che il 2 aprile scatteranno i dazi doganali reciproci. “Volevo aiutare il Canada e il Messico”, ha detto a Fox, “In una certa misura, siamo un paese molto grande, loro commerciano molto con noi, mentre nel nostro caso, è meno significativo. Noi commerciamo poco con il Canada in confronto”.
Secondo i dati del Dipartimento del Commercio, però, nel 2024 gli Usa hanno esportato beni e servizi per 440 miliardi di dollari in Canada e 393 miliardi di dollari in Messico, che sono diventate così le due principali destinazioni per i prodotti statunitensi. “Ma il 2 aprile, tutto diventa reciproco. Ciò che loro ci fanno pagare, noi lo facciamo pagare a loro. È una cosa enorme. Ma nel breve termine, ho pensato che fosse positivo per i produttori americani”, ha aggiunto.
Trump vuole vietare anche DeepSeek
Ma ancora non è finita. Secondo il Wall Street Journal, la Casa Bianca starebbe valutando una serie di restrizioni nei confronti della società cinese DeepSeek, inclusa la possibilità di vietare l’utilizzo del chatbot omonimo basato sull’intelligenza artificiale generativa sui dispositivi governativi, alla luce di rischi associati alla sicurezza nazionale.
Fonti anonime hanno detto al “WSJ” che l’amministrazione Trump sarebbe “preoccupata” per le modalità con cui DeepSeek gestisce i dati degli utenti, che secondo l’azienda sarebbero conservati in server basati in Cina. Le autorità statunitensi, inoltre, ritengono che la società non abbia chiarito sufficientemente l’utilizzo e l’accesso ai dati personali degli utenti. Le fonti hanno definito “probabile” una misura che vieterebbe il download del chatbot DeepSeek sui dispositivi federali e governativi.
Inoltre, l’amministrazione Trump starebbe valutando di rimuovere l’app dagli store online negli Stati Uniti e imporre restrizioni alla possibilità per i servizi di cloud negli Usa di offrire modelli basati su DeepSeek ai propri clienti.