Tutelare il diritto di difesa degli imputati: ecco perché il processo per l’omicidio Regeni si ferma in attesa della Corte Costituzionale

Il processo per l'omicidio Regeni si ferma. La Corte ha infatti accolto le eccezioni di costituzionalità delle difese.

Tutelare il diritto di difesa degli imputati: ecco perché il processo per l’omicidio Regeni si ferma in attesa della Corte Costituzionale

Il processo per l’omicidio di Giulio Regeni deve fermarsi in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale. La prima corte d’Assise di Roma, infatti, accogliendo una richiesta sollevata dalle difese degli imputati – tutti 007 egiziani – ha accolto un’eccezione di costituzionalità, inviando gli atti alla Consulta. Il nodo è relativo al diritto di difesa e alla nomina di consulenti tecnici. I giudici hanno ritenuto la questione “non manifestamente infondata” e “rilevante” al fine della definizione del giudizio.

Chi paga le spese dei periti di parte?

La Corte ha dato ragione agli avvocati difensori – tutti legali d’ufficio- che nell’ultima udienza avevano chiesto di inviare gli atti alla Consulta sostanzialmente per affrontare il tema del diritto di difesa legato alle spese per le consulenze di parte. Per i difensori degli imputati – Usham Helmi, il generale Sabir Tariq e i colonnelli Athar Kamel Mohamed Ibrahim Magdi Ibrahim Abdelal Sharif, che rispondono delle accuse di sequestro, tortura e omicidio – il mancato pagamento anticipato delle spese per le perizie da parte dello Stato, costituirebbe un vulnus al diritto di difesa.

La dubbia costituzionalità dell’art. 225 del Codice di Procedura penale

Un dubbio accolto dai giudici, i quale nell’ordinanza che, di fatto, blocca il procedimento proprio alla vigilia della requisitoria, scrivono: “la Corte d’Assise dubita della legittimità costituzionale dell’articolo 225 comma 2 del Codice di Procedura penale laddove consentendo alle parti private la nomina di un consulente tecnico a spese dello Stato, rinvia alla disciplina sul gratuito patrocinio, che, a sua volta, – prosegue- condiziona la nomina e la conseguente liquidazione quale spesa anticipata dall’Erario all’avvenuta ammissione al patrocinio, non consentendo la nomina del consulente tecnico con anticipazione a carico dell’Erario da parte del difensore d’ufficio che assista un imputato, dichiarato assente”. Una norma che lederebbe il diritto di difesa.

Per i giudici quello per l’omicidio di Regeni è un processo straordinario

I giudici sottolineano inoltre che “a un processo straordinario, nel senso della sua instaurazione in deroga agli ordinari criteri del processo in assenza degli imputati, devono conseguire adattamenti di istituti concepiti sulla base di presupposti diversi”.