Tutte le battaglie comuni tra M5S e Pd della Schlein

Tra i pentastellati prevalgono i plausi alla vittoria di Elly Schlein alle primarie Pd, a partire dai capigruppo di Senato e Camera.

Tutte le battaglie comuni tra M5S e Pd della Schlein

Tra i pentastellati prevalgono i plausi alla vittoria di Elly Schlein alle primarie Pd, a partire dai capigruppo di Senato e Camera. “Finalmente ho ascoltato parole simili alle nostre”, dice Barbara Floridia. Secondo Francesco Silvestri il trionfo di Schlein “può rappresentare un grande aiuto per le battaglie che il M5S ha posto dentro e fuori il Parlamento”.

Su lotta al precariato e politiche del lavoro i programmi di M5S e del Pd, ora guidato da Elly Schlein, si sovrappongono

Ma soprattutto c’è il messaggio del leader del M5S, Giuseppe Conte. Che suona anche come una sorta di avvertimento. “Gli elettori Pd – ha dichiarato – hanno chiesto un cambiamento rispetto a chi ha barattato le misure del Conte 2 su lavoro, ambiente, povertà, sostegno a imprese e ceto medio con la vuota agenda Draghi. Su questi temi noi abbiamo già da tempo progetti chiari”.

Ebbene se si mettono a confronto il programma elettorale del M5S presentato per le ultime politiche e la mozione congressuale di Schlein si può rilevare come molti dei “progetti chiari” dei pentastellati, di cui parla Conte, si ritrovano nel manifesto della nuova segretaria del Pd. Su diversi temi, anzi, le due agende appaiono sovrapponibili.

Lavoro, povertà e ambiente

È forse la macro area in cui la Schlein sembra mutuare quasi tutte le parole guerriere del M5S. Salario minimo, contrasto al precariato, stop a stage e a tirocini gratuiti, rafforzamento del Reddito di cittadinanza, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, riforma delle pensioni con superamento della Fornero e Opzione donna, il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. E ancora: alla richiesta di un’occupazione di qualità si accompagna la battaglia della Schlein per il Reddito di cittadinanza, strumento di civiltà che è figlio, ricordiamo, del M5S.

Anche qui come sul lavoro fioccano le convergenze. Investire sulle fonti rinnovabili – dice Schlein – è decisivo per ridurre le emissioni ma ci rende anche indipendenti dal punto di vista energetico e taglia le bollette. Bisogna contrastare la scelta del governo di continuare a puntare su nuove trivellazioni. Il nucleare non è la strada da seguire. La transizione passa dallo sviluppo dell’economia circolare superando discariche e inceneritori e della mobilità sostenibile. La Schlein ha pure parlato di “errore madornale” del governo Meloni con la cancellazione del Superbonus. Stop a nuove trivellazioni e a nuovi inceneritori, difesa a oltranza del Superbonus, transizione energetica, ecologica e tutela della biodiversità sono ovviamente cavalli di battaglia del M5S. Che insiste allo stesso modo per un’opera di sburocratizzazione che favorisca la creazione di impianti di energia rinnovabile.

Fisco e casa

Qui per la Schlein fa capolino l’idea di una patrimoniale che il M5S non contempla. Secondo la segretaria Pd chi ha di più deve contribuire in proporzione maggiore al benessere collettivo. In una riforma fiscale complessiva e progressiva – sostiene la sua mozione – anche il tema dei grandi patrimoni deve essere affrontato in un’ottica redistributiva, a partire dall’allineamento della tassa sulle donazioni e successioni al livello degli altri grandi Paesi europei. In comune col M5S c’è la richiesta di un fisco più equo ed efficiente, il no ai condoni e la lotta all’evasione fiscale, la riduzione del carico fiscale sul lavoro.

Rimettere al centro della nostra azione politica il diritto fondamentale alla casa, rilanciando l’edilizia residenziale pubblica e rafforzando gli strumenti per chi è più in difficoltà a pagare l’affitto e per recuperare al mercato delle locazioni una parte delle abitazioni sfitte, dice Schlein. Piano di edilizia residenziale pubblica, con riqualificazione degli edifici, è uno dei capitoli del programma elettorale del M5S.

Salute, Istruzione e Diritti

Investire nella sanità pubblica e universalistica, difenderla dagli attacchi di chi la vuole tagliare e privatizzare. Milioni di persone devono fare i conti ogni giorno con liste di attesa infinite, è il messaggio di battaglia di Schlein. Per il diritto universale alle cure, per una sanità territoriale e nazionale si batte il M5S. Idem sull’istruzione.

Dobbiamo continuare a batterci per una legge contro l’omobilesbotransfobia, l’abilismo e il sessismo. Vogliamo che il matrimonio sia un istituto aperto a tutte e tutti, con il pieno riconoscimento dei diritti delle famiglie omogenitoriali. Ius soli, legalizzazione della cannabis e una legge sul fine vita, si legge nel menù della Schlein. Ecco cosa leggiamo nel programma del M5S: matrimonio egualitario e una legge contro l’omotransfobia, educazione sessuale e affettiva nelle scuole, ius scholae, regolamentazione della coltivazione della cannabis per uso personale.

Ma le convergenze non finiscono qui. Se di contrasto serrato alla criminalità organizzata e alla corruzione, parla Schlein, la lotta alla corruzione e alle mafie è un altro dei cavalli di battaglia del M5S. Ad accomunare le due agende anche il no all’Autonomia differenziata della Lega e la pace. Sosteniamo l’Ucraina senza però rinunciare alla nostra convinzione che le armi non risolvano i conflitti.

Serve un maggiore sforzo politico e diplomatico dell’Unione europea, insieme ai nostri alleati e in seno alla Comunità internazionale, per creare le condizioni che portino ad un cessate il fuoco e all’avvio di una Conferenza di pace multilaterale che possa portare alla fine della guerra, dice la segretaria del Pd. Il M5S è stata finora la sola forza politica a battersi per mettere a tacere le armi e lasciare lo spazio ai negoziati.

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