Elly Schlein è il nuovo segretario del Pd con il 53%

La parlamentare del Pd, Elly Schlein, ha battuto Bonaccini: "Saremo un gran problema per il governo Meloni".

Elly Schlein è il nuovo segretario del Pd con il 53%

Elly Schlein è il nuovo segretario del Partito democratico. La parlamentare dem ha vinto le primarie battendo il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Ampia la partecipazione con oltre un milione di votanti ai gazebo. È la prima donna chiamata alla guida del Pd.

La parlamentare del Pd, Elly Schlein, ha battuto Bonaccini: “Saremo un bel problema per il governo Meloni”

“Saremo un bel problema per il governo di Giorgia Meloni – ha detto il neo segretario del Pd -. Il popolo democratico è vivo, c’è ed è pronto a rialzarsi. Ricostruire fiducia e credibilità dove si è spezzata oggi. Non tradire mai questa fiducia. È la nostra risposta al picco di astensionismo che in Italia c’è stato, ora dobbiamo avere l’ossessione di recuperare questo astensionismo. Voglio ringraziare il segretario uscente Enrico Letta, che ho sentito poco fa e a tutta la segreteria. Domani ci accorderemo per il passaggio di consegne. Ringrazio tutti gli iscritti, i volontari e il mio staff, senza il quale non ce l’avrei fatta”.

“È un mandato chiaro a cambiare davvero – ha aggiunto -, come abbiamo detto in queste settimane: volti, metodi e visioni con una linea chiara che metta al centro il contrasto a ogni forma di diseguaglianza, il contrasto alla precarietà per un lavoro di qualità, dignitoso e per affrontare con massima urgenza e serietà l’emergenza climatica”.

Bonaccini: “È stata più capace di me a dare un senso di rinnovamento e di innovazione al Pd”

“Ho sentito Elly pochi minuti fa, le ho fatto i complimenti e un grande in bocca al lupo per la grande responsabilità che assume da questa sera alla guida di un PD che ha bisogno di reagire e rigenerarsi” ha detto Bonaccini, commentando la vittoria alle primarie di Elly Schlein.

“Mi metto subito a disposizione di Elly Schlein – ha aggiunto Bonaccini -. Ha una grande responsabilità. Tocca a lei indicare la strada verso la quale vorrà guidare il Pd. Abbiamo il dovere di rilanciare il Pd. Quella di oggi è stata un’altra bella giornata di democrazia e partecipazione”.

“Il Pd – ha detto ancora il governatore emiliano – è l’unico partito che può vantarsi di far partecipare tanta gente a decidere da chi farsi guidare. Il voto degli iscritti aveva dato un esito diverso. Però gli elettori hanno dato un altro responso e certamente Elly Schlein è stata più capace di me di dare un senso di rinnovamento e di innovazione al Partito democratico”.

Intorno alle 23, quando lo scrutinio aveva raggiunto ormai l’80% delle schede, la deputata dem era al 53,8%, contro il 46,3% di Bonaccini, ribaltando di fatto il voto degli iscritti, infatti il governatore aveva raggiunto il 52,8% a fronte del 34,8% della sfidante. Al voto dei gazebo ha partecipato anche chi non ha la tessera Pd. Il centro-nord si è schierato con la Schlein e il Sud e le isole con Bonaccini.

Letta: “Riuscirà laddove io non ce l’ho fatta”

“Auguri ad Elly Schlein segreteria del Pd. Riuscirà laddove io non ce l’ho fatta. Complimenti a Stefano Bonaccini per tutto, anche per le parole di stasera. Grazie infinite alle migliaia di volontari che hanno reso possibile questo successo di democrazia e partecipazione” ha scritto su su Twitter il segretario uscente del Pd, Enrico Letta.

Chi è Elly Schlein

Elly Schlein è nata nel 1985 nel canton Ticino, in Svizzera, figlia di due professori universitari: il padre è un politologo americano discendente di una famiglia ebraica askhenazita proveniente dall’odierna Ucraina, la madre è una giurista, figlia di Agostino Viviani, avvocato antifascista, senese della Pantera, e senatore del Partito Socialista negli anni settanta. Ha due fratelli più grandi, Benjamin che insegna matematica all’Università di Zurigo e Susanna, diplomatica all’ambasciata di Atene, recentemente vittima di un attentato anarchico.

Dopo la maturità, conseguita in Svizzera, la futura esponente del Pd si è trasferita nel città d’origine della madre, a Bologna, dove ha studiato prima al Dams, poi a giurisprudenza dove si è laureata con una tesi sulla rappresentazione dei migranti in carcere. Prima di dedicarsi alla politica attiva in Italia ha partecipato, come volontaria, alle due campagne che hanno portato all’elezione alla presidenza degli Stati Uniti di Barack Obama.

Nel 2014, dopo l’esperienza di OccyupyPd seguita alla mancata elezione di Prodi e all’impegno al fianco di Pippo Civati nel congresso, si è candidata al parlamento europeo, dove, un po’ a sorpresa, è stata eletta occupandosi soprattutto di immigrazione, giustizia fiscale, ambiente e lotta alle mafie.

Uscita dal Pd in epoca renziana, è stata fra i fondatori di “Possibile”. La sua esperienza ha finito per incrociarsi con quella del suo sfidante alle primarie, Stefano Bonaccini, nel 2020 quando, terminata l’esperienza europea, si è candidata alla guida di una lista in suo appoggio che raccoglieva varie esperienze di sinistra. In forza del risultato ottenuto, Elly Schlein è stata nominata vicepresidente della Regione, dove è rimasta fino al 2022, quando Enrico Letta l’ha chiamata per guidare l’apertura al mondo progressista delle liste del Pd, entrando alla Camera.

Solo nei mesi scorsi ha ripreso la tessera del Pd, al circolo della Bolognina, dove era di fatto cominciata l’esperienza di OccupyPd e la sua scalata al parlamento europeo.

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