Ucraina neutrale, cosa vuol dire? Il significato della proposta durante i negoziati

Ucraina neutrale, cosa vuol dire: una proposta dagli ultime negoziati è stata presentata per arrivare quanto prima alla pace.

Ucraina neutrale, cosa vuol dire? Il significato della proposta durante i negoziati

Ucraina neutrale, cosa vuol dire: “Continueremo i nostri negoziati con la Russia ma coinvolgeremo anche i Paesi garanti” ha affermato il delegato ucraino e consigliere del presidente Zelensky, Mikhaylo Podolyak, in una conferenza stampa dopo la sessione dei colloqui con rappresentanti di Mosca e Kiev. E così è arrivata una proposta dai Paesi garanti per trovare un punto di incontro.

Ucraina neutrale, cosa vuol dire?

Molto semplicemente “Ucraina neutrale” significa che Kiev non farà parte della NATO. Tuttavia, ci saranno garanzie da Paesi terzi sull’incolumità dei confini ucraini. Secondo il diritto internazionale uno Stato neutrale non deve compiere atti di ostilità nei confronti di altri Paesi belligeranti, né inviare materiale militare a un altro Paese in conflitto. Inoltre non può consentire che il proprio territorio sia utilizzato come base per operazioni ostili. Tuttavia, come viene specificato nelle Convenzioni dell’Aia del 1907, “non può essere considerato come atto ostile il fatto che una Potenza neutrale respinga anche con la forza gli attentati contro la sua neutralità”.

Il significato della proposta durante i negoziati

Durante i negoziati, nella giornata di martedì 29 marzo, a Istanbul i negoziatori ucraini hanno presentato alla Russia una proposta per istituire di un sistema di sicurezza garantito da più Paesi, fra i quali la Turchia e l’Italia. In cambio hanno assicurato l’impegno a non entrare nella Nato, ribadendo però che il processo di adesione all’Ue non può essere bloccato.

Si pone, infatti, un problema politico e costituzionale perché da un sondaggio realizzato il 18 marzo dall’agenzia Rating, il 44% degli ucraini si dichiara favorevole a un ingresso nella Nato, mentre il 42% ritiene che Kiev dovrebbe cooperare con l’alleanza pur senza entrarci formalmente. Dunque, la proposta si trova in un compromesso: l’Ucraina non entra nella NATO ma i suoi confini saranno lo stesso difesi dai paesi garanti in caso di necessità. Inoltre, Zelensky ha dunque chiesto di decidere un gruppo di almeno una decina di Paesi garanti che possano salvaguardare la sicurezza dell’Ucraina. Tra questi ci sarebbero con certezza i membri del consiglio di sicurezza dell’Onu Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Cina. Da aggiungere a questo primo gruppo anche altri Paesi come Turchia, Israele, Germania e Italia.