Ucraina, proseguono i blitz dei droni Usa sul Mar Nero

Sul Mar Nero vanno avanti da mesi le missione dei droni Global Hawk. Decollano dalla base Usa di Sigonella e sono visibili su Flightradar24.

Ucraina, proseguono i blitz dei droni Usa sul Mar Nero

Continuano indisturbati i blitz nei cieli dell’Ucraina – ma in questo caso in particolare del Mar Nero e delle coste della Crimea – dei droni americani di stanza anche nella base siciliana di Sigonella.

Sul Mar Nero vanno avanti da mesi le missione dei droni Global Hawk. Decollano dalla base Usa di Sigonella e sono visibili su Flightradar24

Nelle scorse ore un drone americano RQ-4 Global Hawk ha effettuato una lunga missione di ricognizione sul Mar Nero, al largo della costa della Crimea. A riportarlo è Rbc-Ucraina, che cita il sito Flightradar24 che ne ha tracciato la rotta e le sigle di identificazione – spesso “Forte 10”, “Forte 11” e “Forte 12” -, essendo quest’ultima visibile a tutti.

Il drone americano, secondo quanto riporto il sito web di monitoraggio dei voli, era decollato questa mattina dalla base Usa di Sigonella, in Sicilia, ha attraversato lo spazio aereo di diversi Paesi europei a un’altitudine di 18.000 metri e si è diretto verso il Mar Nero.

Un RQ-4 è stato avvistato oggi mentre sorvolava lo spazio aereo al largo delle coste della Crimea

Già il 17 marzo scorso un RQ-4 decollato da Sigonella era apparso sul Mar Nero. Si tratta di missioni di ricognizione che si ripetono dall’inizio del conflitto in Ucraina. I droni impiegati dagli Stati Uniti sono capaci, in alcuni casi, di raccogliere enormi quantità di informazioni, rimanendo in volo anche oltre 30 ore, fotografando e trasmettendo in diretta immagini ad alta risoluzione, anche di notte.

I Global Hawk sono in grado anche di spiare i sistemi di telecomunicazione del nemico o seguire il segnale emesso dal cellulare in possesso del target prescelto. In altri casi, possono pedinare, puntare e annientare un obiettivo con un missile. Operazioni chirurgiche e senza rischi per i piloti che le conducono, perché i droni vengono comandanti da operatori che si trovano ad esempio a Ramstein, in Germania, o nella base di Creech, in Nevada.

Il 15 marzo scorso un drone MQ-9 americano, fratello più piccolo del RQ-4 Global Hawk avvistato al largo delle coste della Crimea, era stato abbattuto da un caccia russo proprio sul Mar Nero.