L’ultima beffa dei Benetton. Cambiano nome al loro tesoretto. Ritirata Schemaquarantatrè arriva Schema Alfa. Così blindano gli 8,2 miliardi presi per le autostrade

Ritirata Schemaquarantatrè arriva Schema Alfa. Così i Benetton blindano gli 8,2 miliardi presi per le autostrade.

Se si può cambiare tutto per non cambiare niente, modificare giusto il nome di qualcosa che però resta immutata ha il sapore della presa in giro. Eppure è questa l’ultima trovata dei Benetton, che ieri col nuovo presidente di Edizione – la cassaforte di famiglia – Alessandro Benetton (nella foto), ha annunciato che la società veicolo con cui blinderanno la holding Atlantia non si chiamerà più Schemaquarantatré, nome che richiama il numero dei morti del ponte Morandi di Genova.

Ritirata Schemaquarantatrè arriva Schema Alfa. Così i Benetton blindano gli 8,2 miliardi presi per le autostrade

La coincidenza aveva suscitato lo sdegno dei familiari delle vittime, alle quali adesso viene dato il contentino del cambio di nome in Schema Alfa, inaugurando la regola per cui d’ora in avanti tutte le società di scopo della holding Benetton saranno denominate con Schema e una lettera dell’alfabeto greco. Dietro questa trovata, però, il metodo Benetton non cambia in niente.

E restano al limite dell’incredibile la blindatura dei soldi pagati dallo Stato ad Atlantia per riportare nel perimetro pubblico le autostrade, circa 8,2 miliardi, attraverso l’opa lanciata con Blackstone per togliere dal mercato Atlantia (se la società veicolo si chiama Schemaquarantatrè o Schema Alfa che cambia?), mentre è persino più imbarazzante che dopo aver sborsato tanti soldi pubblici, l’Ad scelto in Autostrade per l’Italia dalla Cassa Depositi e Prestiti guidata dal “draghiano” Dario Scannapieco sarà lo stesso voluto dai Benetton, Roberto Tomasi, che ha gestito con tutta calma il passaggio di proprietà durato circa due anni.

Sullo sfondo resta il processo per il crollo del ponte di Genova, dove è chiamato a rispondere anche l’Ad Giovanni Castellucci, difeso all’epoca con i denti dai Benetton, così come difesero la gallina dalle uova d’oro della concessione autostradale, anche se di questo nessuno gli chiede più conto.