“Un governo nemico del Mezzogiorno”: parla Scerra (M5s)

L'intervista al deputato M5s, Filippo Scerra: "Governo nemico del Mezzogiorno, la riforma delle autonomie aumenterà i divari nel Paese".

“Un governo nemico del Mezzogiorno”: parla Scerra (M5s)

In un anno di governo Meloni al Mezzogiorno sono stati sottratti circa 20 miliardi, tra tagli al fondo perequativo, eliminazione delle Zes, cancellazione di progetti dal Pnrr. Le destre sono nemiche del Sud?
“Evidentemente sì. Se ai provvedimenti citati si aggiunge l’autonomia differenziata e l’eliminazione del credito d’imposta per il Mezzogiorno, è chiaro che hanno deciso di danneggiare il Sud in maniera deliberata. L’ultimo taglio al fondo perequativo per le infrastrutture è ancora più odioso perché fatto quasi sotto silenzio. Si sono mossi senza dire in maniera chiara dove vengono spostate le risorse e per quali obiettivi. C’è poi un’enorme confusione su quanto riguarda i fondi tagliati ai Comuni che sono quasi tutti meridionali. Abbiamo tante promesse ma zero fatti. E questo danneggia le persone più fragili, è un danno enorme per chi è maggiormente in difficoltà”.

Lo smantellamento del Reddito di cittadinanza ha finito per colpire le regioni meridionali soprattutto.
“E’ ovvio che le Regioni meridionali sono quelle in cui c’è una povertà più diffusa. Proprio per questo la sottrazione di quelle risorse destinate al Sud e che dovrebbero servire ad abbattere i divari sociali e territoriali, è una scelta catastrofica e mirata ad attaccare i più poveri e il Meridione. Ancor di più se la si mette assieme all’eliminazione del reddito di cittadinanza e al contrasto che stanno operando governo e maggioranza rispetto al salario minimo. Noi come M5S continueremo a batterci per fare ripartire il nostro Mezzogiorno. Siamo convinti che se riparte il Sud, riparte tutto il Paese”.

Il fallimento dell’esecutivo sull’ex Ilva è un altro segnale del disinteresse verso il Sud?
“La politica ha il dovere di assicurare un futuro all’acciaieria di Taranto pertanto è necessario che il governo si assuma le sue responsabilità, garantendo le bonifiche e la salute dei cittadini e tutelando le imprese dell’indotto e i posti di lavoro. Quando si parla di Mezzogiorno l’esecutivo sta sempre un passo indietro, questo è un pessimo segnale. Siamo profondamente preoccupati per Taranto”.

L’Autonomia differenziata marcia spedita in Parlamento. La riforma leghista darà il colpo di grazia al Mezzogiorno?
“È il corrispettivo che chiede la Lega per approvare il premierato che vuole tanto Fratelli d’Italia. Ma è una riforma sbagliata come principio ma anche sbagliata nel merito. Prioritario è individuare e garantire il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni. Non è più accettabile pensare nel 2024 che i servizi al Nord siano migliori di quelli del Sud. Se passa il disegno di legge Calderoli queste disparità saranno cristallizzate. Sarà un colpo letale allo sviluppo di quelle regioni che sono più indietro”.