Urbanistica, il Riesame revoca gli arresti per l’ex assessore Tancredi

Giornata ricca di colpi di scena per l'inchiesta sull'urbanistica milanese. Il Riesame "libera" l'ex assessore Tancredi, mentre i pm indagano il Dg di Sala, Malangone.

Urbanistica, il Riesame revoca gli arresti per l’ex assessore Tancredi

Giornata ricca di colpi di scena ieri al Tribunale di Milano per l’inchiesta sull’urbanistica. Il tribunale del Riesame ha infatti revocato gli arresti domiciliari per l’ex assessore comunale Giancarlo Tancredi, l’allora presidente della commissione paesaggio Giuseppe Marinoni e il manager Federico Pella.

Liberi ma sottoposti a interdittive

I giudici hanno, però, disposto tre misure interdittive della durata di un anno per tutti e tre gli indagati, accusati a vario titolo di corruzione, false dichiarazioni e induzione indebita. Le tre ordinanze di ieri si vanno a sommare alla scarcerazione decisa nei giorni scorsi dell’imprenditore Andrea Bezziccheri e dell’ex componente della Commissione paesaggio Alessandro Scandurra.

Urbanistica, indagato il dg del Comune, Malangone

Altro colpo di scena è stata la notizia che anche Christian Malangone, direttore generale del Comune di Milano, è indagato per induzione indebita sulla vicenda del Pirellino, per la quale è indagato, tra gli altri, anche il sindaco Beppe Sala. Malangone compare infatti in alcune chat con il costruttore Manfredi Catella e l’ex assessore Tancredi che erano state depositate nei giorni scorsi dalla procura al Riesame in vista dell’udienza di ieri.

L’aggiunta Siciliano difende l’inchiesta sull’urbanistica: “Indagine enorme”

E sempre ieri ha parlato la procuratrice aggiunta di Tiziana Siciliano, capa del pool di magistrati che sta conducendo le inchieste: “Noi abbiamo davvero un obbligo di andare avanti, la questione è molto più grossa di quella che noi stiano esaminando in questi giorni e limitatamente a questa ordinanza”, ha dichiarato.

Siciliano ha difeso  l’inchiesta anche alal luce delel scarcerazioni: “è un’enorme indagine che ha avuto una sedimentazione di mesi in cui nel corso di questa sedimentazione ci sono state già tante conferme – date dal Riesame, dalla Cassazione, dal Tar, dal Consiglio di Stato – Noi abbiamo delle basi estremamente solide”, ha detto. Il magistrato ha inoltre sottolineato come l’indagine riguardi decine di indagati: “noi stiamo valutando qui al Riesame la posizione di sei indagati, ma è una grande indagine e noi abbiamo l’obbligo giuridico di andare avanti e questo noi faremo. Sono una grande appassionata di verità”, ha aggiunto.

“Il Riesame valuta l’aspetto cautelare”

“Il Riesame valuterà l’aspetto puramente cautelare e la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, ma ricordiamoci che il Riesame non esce con la sentenza di assoluzione o di condanna, ma valuta limitatamente ad alcuni indagati e limitatamente a un’ordinanza nei loro confronti la sussistenza dei gravi indizi. Non è una valutazione su tutta l’indagine”, ha sottolineato.

“Il fatto che ci siano stati due annullamenti ha un significato che noi prenderemo in considerazione. Quando saremo in grado di leggere le motivazioni, le valuteremo” ha concluso la procuratrice aggiunta.