Urso presidente del Copasir ma senza il voto dei leghisti. L’esponente di FdI eletto grazie all’accordo con Pd e M5S

L'esponente di FdI Adolfo Urso è stato eletto alla presidenza del Copasir. Assenti al voto i due componenti dimissionari della Lega.

Urso presidente del Copasir ma senza il voto dei leghisti. L’esponente di FdI eletto grazie all’accordo con Pd e M5S

Con 7 voti a favore e una scheda bianca, Adolfo Urso, senatore di FdI, è stato eletto oggi presidente del Copasir. Alla votazione assenti i due componenti dimissionari della Lega Volpi e Arrigoni. “Congratulazioni e buon lavoro da me e da Fratelli d’Italia ad Adolfo Urso – ha detto il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni -, neo presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. E il nostro ringraziamento al presidente uscente Raffaele Volpi per il lavoro svolto. Già da vicepresidente del Copasir, il senatore Urso aveva dimostrato capacità e competenza e siamo certi che saprà ricoprire questo importante e delicato incarico allo stesso modo, sempre nell’interesse della Nazione e degli italiani”.

Le dimissioni di Volpi e la guerra per il Copasir

Un disco rotto: nonostante la legge parli chiaro e sia stato ribadito in una missiva inviata ai due capigruppo leghisti la settimana scorsa dai due presidenti di Camera e Senato che non esiste alcun impedimento alla convocazione dell’organo di controllo sui servizi segreti – il Copasir – ai fini dell’elezione del nuovo presidente, il leader della Lega continua ad insistere.

“Dal Copasir ci siamo dimessi perché l’organismo non è legittimamente composto, continuiamo a mantenere le nostre dimissioni”, ha dichiarato Matteo Salvini anche ieri alla vigilia della riunione del Comitato con all’ordine del giorno l’elezione del presidente, prevista per oggi alle 14 e 30, dopo le dimissione del leghista Raffaele Volpi lo scorso 20 maggio. E ha pure aggiunto sarcastico: “Quando la Lega dà le dimissioni, a differenza di altri, le dà e le mantiene”.

Non è dato sapere a chi si riferisse, ma del resto l’umore del Capitano in questi giorni non deve essere dei migliori, visto che dal trend delle rilevazioni effettuate da tutti i sondaggisti emerge chiaramente che il sorpasso della Lega da parte del partito di Giorgia Meloni, sua diretta competitor per la leadership della coalizione, appare essere ormai soltanto una questione di tempo. Come è una questione di tempo – poche ore – il fatto che il vicepresidente del Copasir, l’esponente di FdI Adolfo Urso, ne diventerà presidente: pallottoliere alla mano, la fumata bianca per unico rappresentante dell’opposizione è certa. Il senatore meloniano può contare infatti sui voti dei due forzisti Elio Vito e Claudio Fazzone, così come su quelli dei tre membri del M5S (Maurizio Cattoi, Federica Dieni e Francesco Castiello).

“È una prerogativa che spetta all’opposizione, il M5S quindi sosterrà la candidatura di Urso”, ha dichiarato ieri la Dieni. Voti che uniti a quello del diretto interessato sarebbero già sufficienti all’elezione, tanto più che a questi sei si sono aggiunti anche quelli dei membri del Pd: “Per ciò che ci riguarda, il voto favorevole alla proposta di candidatura avanzata dall’opposizione, oltre che assicurare il pieno ripristino delle necessarie piene funzioni del Copasir, vuole andare nel senso di esprimere un’esigenza di mantenimento dell’istituzione nel perimetro delle funzioni che la legge le attribuisce e di cooperazione parlamentare al fine di assicurare che le attività del sistema di informazione della Repubblica si svolgano nel pieno rispetto della Costituzione e delle leggi, oltre che nell’esclusivo interesse nazionale”, si legge in una nota diramata dal dem Enrico Borghi.

Insomma, la partita è chiusa. Non è ancora chiusa invece la partita, tutta interna al ‘centrodestra di governo’, di creare una federazione che veda sostanzialmente Lega e FI confluire in un unico soggetto di cui, nonostante i contorni non siano ancora chiari e le perplessità (per usare un eufemismo) di una parte consistente di big azzurri, Silvio Berlusconi sembra essere assolutamente convinto.

Al momento la riunione tecnica per ragionare su un coordinamento tra le forze politiche che sostengono il governo è in agenda per oggi così come la riunione sulle candidature per le amministrative, anche perché la Meloni, ospite a Fuori dal coro su Rete4, ha ribadito anche ieri come questa fosse la priorità facendo velatamente capire che non avrebbe accettato nessun rinvio: “Sui sindaci chiedo solo di decidere, io voglio vincere, ma inizio a non capire più questo continuo rimandare. Loro hanno detto che prima ci sarà la riunione sulla federazione del centrodestra, che credo sarà domani (oggi, ndr), poi ci vedremo, ma credo che scegliere un candidato e partire con la campagna elettorale sia una priorità”.

“Noi riteniamo che la formazione dell’attuale Copasir non risponde ai criteri previsti dalla legge. Quando la Lega annuncia le dimissioni per motivi di principio non è che cambia idea un quarto d’ora dopo. L’organismo può andare avanti anche senza il nostro contributo” ha ribadito, anche questa mattina, Salvini a proposito dell’elezioni di Urso.