“Vaccino AstraZeneca? Lo stop per alcune categorie è possibile”

Il vaccino AstraZeneca potrebbe essere fermato per alcune categorie. Cosa succede al richiamo della seconda dose per chi ha fatto la prima?

“Vaccino AstraZeneca? Lo stop per alcune categorie è possibile”

“È possibile, per maggiore precauzione, che l’Agenzia europea dei medicinali Ema indichi che per una determinata categoria è meglio non utilizzare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca”. Lo ha affermato a Radio 24 il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

“Vaccino AstraZeneca? Lo stop per alcune categorie è possibile”

Sileri ha precisato tuttavia che “questo è successo anche per tanti altri farmaci”. E che nel caso di AstraZeneca il vaccino è stato utilizzato “in un numero estremamente alto di soggetti, mentre gli eventi trombotici rari segnalati sono pochissimi”. “Non vi è ombra di dubbio che vi sia un rapporto rischio-beneficio positivo”, ha aggiunto. Stamattina si parlava della possibilità di limitare l’uso del vaccino AstraZeneca agli under 50 da parte del ministero della Salute. Rimane il punto dei richiami per chi ha già fatto la prima dose del vaccino AstraZeneca. Per loro la vaccinazione dovrebbe essere completata con la seconda dose.

L’Ema, ha spiegato Sileri, “può cioè individuare dei sottogruppi di popolazione che presentano un comun denominatore per un maggiore livello di rischio. E valutare il rapporto causa-effetto in tali gruppi” in relazione agli eventi trombotici rari che sono stati segnalati. C’è la possibilità che l’Ema arrivi a limitare l’uso del vaccino escludendo alcune categorie. Ma ciò, ha sottolineato Sileri, “rientra nei processi di farmacovigilanza ed è già successo per tanti altri farmaci, a partire dall’aspirina. Per la quale a partire dagli anni ’80 i medici hanno posto un limite d’uso per la fascia dei bambini sotto i 12 anni per alcuni eventi avversi”.

Vaccino AstraZeneca, l’incontro tra Aifa e ministero della Salute

Si terrà oggi nel tardo pomeriggio, secondo quanto confermano fonti all’ANSA, una riunione tra i tecnici dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e ministero della Salute. Si discuterà di eventuali ulteriori indicazioni sull’utilizzo del vaccino anti-Covid di AstraZeneca. Per una decisione, tuttavia, si attenderà il pronunciamento dell’Agenzia europea dei medicinali Ema, atteso entro giovedì, sull’eventuale correlazione tra il vaccino ed i rarissimi eventi trombotici segnalati in vari Paesi. Stamattina Il Giornale aveva scritto del possibile incontro tra Aifa e Roberto Speranza.

I tecnici dell’Agenzia del farmaco parteciperanno quindi al tavolo ministeriale indetto per analizzare una possibile correlazione tra casi mortali e vaccinazioni e prendere, eventualmente, una
decisione sull’utilizzo o meno di Vaxzevria. In ogni caso l’intenzione è quella di proseguire le vaccinazioni anche durante le verifiche. «Non dobbiamo preoccuparci – sostiene il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri -. Hanno notato dei casi di trombosi, ma si tratta di numeri esigui rispetto alle dosi inoculate. Peraltro, bisogna accertare la reale correlazione causa-effetto. Prendiamo decisioni politiche sulla base di evidenze scientifiche».

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