Via libera dell’Ema al vaccino Astrazeneca. “Il farmaco è sicuro. Non è emerso alcun legame con eventi tromboembolici”

Secondo l'Ema il farmaco anticovid prodotto da Astrazeneca è sicuro. Non sono emersi legami con gli eventi tromboembolici.

Via libera dell’Ema al vaccino Astrazeneca. “Il farmaco è sicuro. Non è emerso alcun legame con eventi tromboembolici”

Via libera dell’Ema al vaccino Astrazeneca. Secondo il Comitato tecnico scientifico dell’Agenzia europea per i medicinali, il farmaco anti-Covid, sospeso dopo alcuni casi di reazioni avverse, è sicuro. Dagli accertamenti condotti dall’Ema, non sono emersi legami con gli eventi tromboembolici segnalati in diversi Paesi (leggi l’articolo) e che nei giorni scorsi avevano spinto anche l’Agenzia italiana per i farmaci (Aifa) a vietare temporaneamente la somministrazione del vaccino (leggi la nota).

“Siamo arrivati a una conclusione – ha detto il direttore esecutivo dell’Agenzia Europea per i Medicinali Emer Cooke -: il vaccino AstraZeneca è efficace contro il coronavirus e i benefici sono ampiamente superiori ai rischi, non sono emersi legami tra il vaccino ed eventi tromboembolici. Faremo degli studi specifici sugli effetti collaterali, e restiamo fiduciosi sui vaccini che sono fondamentali per la sfida che stiamo affrontando”.

“Si è visto un piccolo aumento di casi rari e insoliti. Con milioni di vaccini – ha aggiunto Cooke – sono inevitabili dei casi. Sappiamo che molti Stati membri stavano aspettando le indicazioni di sicurezza, quello che ha fatto l’Ema è importante per continuare con le vaccinazioni. Ogni Paese ora può prendere una decisione informata”.

“Sulla base delle evidenze disponibili – ha affermato ancora il numero. uno dell’Ema – e dopo giorni di analisi approfondita dei report clinici dei risultati in laboratorio, delle autopsie e di ulteriori informazioni dagli studi clinici, non possiamo ancora escludere definitivamente un legame tra questi casi. Ciò che il Comitato ha raccomandato è di aumentare la consapevolezza di questi possibili rischi assicurandosi che siano inclusi nelle informazioni sul prodotto attirando l’attenzione su queste possibili condizioni rare e fornendo informazioni agli operatori sanitari. Aiuterà a individuare e mitigare ogni possibile effetto collaterale”.