Vivendi presenta ricorso, sulla NetCo di Tim inizia la battaglia legale

Vivendi ha presentato ricorso (ma senza richiesta di sospensiva urgente) contro la cessione della NetCo di Tim: inizia la battaglia legale.

Vivendi presenta ricorso, sulla NetCo di Tim inizia la battaglia legale

L’annunciata battaglia legale ha inizio. Vivendi ha impugnato la delibera con cui il consiglio d’amministrazione di Tim ha approvato la vendita della NetCo a Kkr, dando così vita a una guerra legale che era stata già annunciata dalla società francese, principale azionista di Tim.

Il ricorso, però, non contiene la richiesta di una sospensiva d’urgenza, il che vuol dire che l’operazione per la cessione della rete va avanti, pur aprendosi il fronte legale. Il gruppo francese ha comunque chiesto l’annullamento della decisione sulla NetCo, pur non fermandone l’iter. 

La cessione della NetCo di Tim a Kkr e lo scontro con Vivendi

Kkr, un fondo statunitense, ha presentato un’offerta da 18,8 miliardi, a cui aggiungere altri riconoscimenti (come quello relativo alla fusione con Open Fiber) che potrebbe portare la cifra complessiva a 22 miliardi. L’offerta è stata approvata a maggioranza nel consiglio d’amministrazione del 5 novembre, con il voto contrario di tre consiglieri vicini all’azionista francese (che detiene quasi il 24% delle quote). 

Vivendi aveva contestato quel voto e in generale la trattativa, considerando il prezzo troppo basso. E aveva quindi chiesto di ascoltare gli azionisti in assemblea sull’operazione. I francesi volevano un’assemblea straordinaria che però non c’è stata: il consiglio di Tim, dopo aver ricevuto i parere legali, ha deciso di andare avanti sulla sua strada.

Nell’offerta di Kkr rientra anche il Mef, che avrebbe opzionato il 20% della NetCo. Sulle possibili mosse legali di Vivendi, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si era dato “non preoccupato” poiché l’operazione è “un processo già avviato di garanzia per tutti”.