Con gli Stati Uniti sempre più distanti, prosegue la visita – a caccia di supporto militare – nei Paesi dell’Unione europea da parte di Volodymyr Zelensky che oggi è a Roma. Una visita programmata da tempo e che riaccende il dibattito politico su quale ruolo debba giocare l’Italia nell’assetto europeo e nella risposta al conflitto in Ucraina innescato dall’invasione dell’ex repubblica sovietica da parte della Russia di Vladimir Putin.
Tra incontri istituzionali e dichiarazioni pubbliche, l’appuntamento di oggi 9 dicembre potrebbe essere decisivo in quanto è facile prevedere che avrà importanti ricadute sugli aiuti militari a Kiev, sulla cooperazione umanitaria e sui rapporti con gli alleati europei.
Gli appuntamenti chiave della giornata
In questo atteso viaggio diplomatico, Zelensky ha già incontrato Papa Leone XIV e a breve vedrà anche le più alte cariche istituzionali d’Italia, con una serie di faccia a faccia che avranno al centro la richiesta di non fermare il sostegno all’Ucriana e di fornire garanzie per la sicurezza internazionale che possano sbloccare le trattative di pace promosse da Donald Trump.
Nel corso della giornata sono previsti appuntamenti delicati con le autorità italiane e anche con rappresentanti dell’Unione europea che, a differenza degli Stati Uniti, non hanno nessuna intenzione di abbandonare l’Ucraina.
Cosa c’è da aspettarsi da questo tour in Italia di Zelensky?
Come emerso nel weekend, l’agenda prevista per gli incontri di Roma si concentra su tre direttrici principali: il supporto umanitario, con corridoi sanitari e accoglienza di feriti e pazienti; gli impegni diplomatici, coordinamento con i partner dell’Unione europea per una risposta comune e per evitare frizioni con l’alleato statunitense; la sicurezza energetica ed economica, con valutazioni sulle forniture e le misure di solidarietà economica da mettere in campo.
L’impatto sui flussi umanitari e la risposta degli ospedali italiani
Da quando sono esplose le recenti crisi internazionali, ossia la guerra in Ucraina e quella in Medio Oriente, l’Italia si è distinta in materia di supporto umanitario. Un impegno che negli ultimi giorni si è intensificato con gli ospedali italiani che hanno ricevuto pazienti provenienti dalla Striscia di Gaza e da altre aree colpite, mostrando la capacità dei centri sanitari nazionali di coordinare trasferimenti sanitari complessi.
Proprio un aspetto su cui Zelensky, con il suo viaggio a Roma, intende mettere l’accento chiedendo ulteriore aiuto sanitario per i suoi concittadini.
Quali decisioni ci si può aspettare da questo viaggio?
Stando ai primi commenti comparsi sui principali organidi stampa, l’incontro confermerà per l’ennesima volta la volontà dell’Italia e dell’Ue di supportare Kiev. Un’Europa, guidata da Ursula von der Leyen, che a parole non esita a definirsi “compatta” attorno a posizioni comuni, ma che nella realtà appare più spaccata che mai, con segnali di dissenso e avvertimenti da parte di attori internazionali, non ultimo Viktor Orbàn, che continuano a puntare i piedi e a fare il gioco di Mosca.
Proprio per questo il viaggio di Zelensky a Roma può avere un grande impatto perché se è scontato che l’Italia – al pari di Germania, Francia e molti altri – confermerà il supporto alla resistenza ucraina, sarà anche l’occasione per vedere se l’Ue riuscirà a ritrovare la necessaria compattezza oppure se dovrà soccombere davanti alle troppe divisioni interne.