Zitti e non Muti, a Roma l’Opera è un fantasma

Riccardo Muti rinuncia alle due opere Aida e Nozze di Figaro in cartellone per prossima stagione del Teatro dell’Opera di Roma. Il maestro lo annuncia in una lettera al Costanzi nella quale sottolinea: “non ci sono le condizioni per poter garantire quella serenità per me necessaria al buon esito delle rappresentazioni”.

Nella lettera, riferisce il sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma Carlo Fuortes, il Maestro Muti motiva la sua decisione con il “perdurare delle problematiche emerse durante gli ultimi tempi”. Aggiunge “che, purtroppo, nonostante tutti i miei sforzi per contribuire alla vostra causa, non ci sono le condizioni per poter garantire quella serenità per me necessaria al buon esito delle rappresentazioni”.

“Una scelta senza dubbio influenzata dall’instabilità in cui versa l’Opera a causa delle continue proteste, della conflittualità interna e degli scioperi durati mesi e che hanno portato alla cancellazione di diverse rappresentazioni, con gravi disagi per il pubblico internazionale e nazionale che aveva acquistato i biglietti.

Da parte nostra prosegue l’impegno per il risanamento economico e gestionale di una delle massime istituzioni culturali del Paese che abbiamo trovato in uno stato di disastro economico, con un disavanzo di circa 12 milioni di euro prodotto da una dissennata gestione amministrativa. Una situazione che abbiamo corretto in un solo anno, riportando in attivo i bilanci dell’Ente.