A Roma nessuno verrà lasciato solo. Ma adesso servono poteri speciali. Parla il capogruppo M5S in Campidoglio, Pacetti: “Salvini e Meloni manifestazione di un non pensiero”

Dall’amministrazione capitolina sin da subito “tutti i possibili interventi che erano di competenza”. A dirlo chiaramente è Giuliano Pacetti, capogruppo M5S in Campidoglio che tiene a precisare quanto fatto dall’amministrazione Raggi: “Già da febbraio abbiamo avviato una sanificazione straordinaria di autobus, stazioni metro e pensiline. Stesso discorso per strade, cassonetti, scuole, mense scolastiche, mezzi del trasporto scolastico, tutto secondo un calendario serrato”.

Dalle opposizioni e anche da alcuni giornali nelle settimane scorse, però, ci si è scagliati contro la Raggi, rea di aver fatto poco o niente per contrastare a livello capitolino l’emergenza.
È vero: alcuni politici, assecondati da organi stampa e altri media in genere, hanno sferrato attacchi privi di senso. Per tutti il Senatore Gasparri, Commissario di Forza Italia con zero rappresentanti in Assemblea Capitolina. La verità è che i romani hanno potuto però toccare con mano l’impegno articolato su tutti i fronti della Sindaca Raggi nel contrastare la diffusione del virus. Abbiamo poi messo in campo misure di sostegno economico a famiglie e commercianti, eliminando ad esempio il pagamento della Cosap per il 2020.

La sindaca ha anche chiesto ai cittadini di segnalare gli altri romani che non rispettano le regole restrittive. Non crede sia eccessivo, quasi da stato di polizia, un’idea del genere?
Il portale di Roma Capitale aveva già un sistema di segnalazione di comportamenti illeciti. Sono stati proprio i cittadini a chiedere una sezione dedicata agli assembramenti. Le segnalazioni arrivavano comunque, ma su diversi canali (mail, commenti sui social, messaggi). Al fondo ci sta che questa pandemia è una cosa molto seria e, la cosa che preoccupa tutti coloro che si comportano secondo le regole, sono assembramenti e violazioni che finiscono con l’arrecare danno a tutta la collettività. L’Italia è funestata da lutti, gli ospedali e le nostre case ospitano malati e positivi, e con le buone o con le cattive devono comprenderlo tutti. Voglio sottolineare che le segnalazioni non sono anonime e che, quindi, chi segnala violazioni lo fa con la piena consapevolezza di voler proteggere se stesso e gli altri.

Quindi nessuno stato di polizia?
Assolutamente no. Dovremmo anzi tutti ringraziare i tanti cittadini che attraverso i loro input aiutano a far rispettare le regole. È anche doveroso ribadire che la stragrande maggioranza dei romani si sta comportando correttamente.

Da altre zone d’Italia si lamenta una non piena collaborazione tra i vari gradi di amministrazione. Il Campidoglio come si è mosso con Stato e Regione e che tipo di rapporto si è instaurato?
In una situazione del genere chi si lamenta per partito preso è folle e irresponsabile. Le istituzioni devono assolutamente collaborare e noi lo stiamo facendo. Come ha sottolineato il premier Conte i comuni sono le ‘sentinelle’ del territorio e il lavoro che stiamo facendo è enorme. Roma per le sue peculiarità e i suoi numeri avrebbe bisogno oggi più che mai di poteri speciali. Abbiamo segnalato alla Regione che ci aspettiamo l’immediata sospensione di Irap e Irpef.

Crede che l’idea di una cabina di regia bipartisan, lanciata dal Campidoglio, sia replicabile altrove?
Collaborazione è la parola d’ordine in un momento come questo. Anche a livello nazionale è stato aperto un tavolo con tutte le forze politiche. Sorprende che Matteo Salvini e Giorgia Meloni continuino a fare polemica nonostante siano ben consci dell’assoluta gravità di questo momento, sia sul piano della salute pubblica, che su quello economico e sociale. Dai porti chiusi alle Chiese aperte sono la manifestazione di un non pensiero e questo è preoccupante.

In tutt’Italia ma specie a Roma sono le fasce più deboli, quelle che vivono in povertà assoluta, a preoccupare maggiormente. Cosa sta facendo il Campidoglio a riguardo?
Abbiamo innanzitutto ampliato l’accoglienza H24 per i senza dimora. Con la protezione civile abbiamo messo in piedi un servizio per la consegna a domicilio di spesa e beni di prima necessità per gli anziani e per i più fragili. Stiamo sostenendo le famiglie che hanno subito un duro colpo economico a causa di questa emergenza con la distribuzione di buoni spesa. In pochissimi giorni abbiamo stipulato con una Società una convenzione che consente ai cittadini di riceverli immediatamente tramite un’applicazione. Sono già arrivati anche i buoni cartacei per chi non ha la possibilità di scaricarli online. Nessuno deve essere lasciato solo.