Addio diesel e benzina dal 2040. Italia come gli altri Paesi europei?

Esattamente in linea con quanto deciso dal governo francese, anche l’Italia sceglie di abbandonare i combustibili fossili...

Esattamente in linea con quanto deciso dal governo francese, anche l’Italia sceglie di abbandonare i combustibili fossili; e con scadenze simili a quelle indicate dall’esecutivo di Macron (e cioè il 2040).

La Commissione Ambiente e la Commissione Lavori pubblici del Senato hanno approvato all’unanimità una risoluzione per la mobilità sostenibile, che obbliga il governo a considerare il passaggio dalle fonti di alimentazione tradizionali ai nuovi veicoli elettrici. In base alla risoluzione, il governo vieterà del tutto la vendita di veicoli a benzina e diesel a partire dal 2040.

Che il passaggio alle auto elettriche sia un tema caldo dell’estate 2017 sembra ormai chiaro, soprattutto se si considerano anche le recenti notizie sui grandi costruttori. Volvo ha dichiarato che entro due anni tutti i nuovi modelli avranno forme di alimentazioni elettriche (ibride o meno) e che tutti i suoi motori a combustione interna spariranno presto dal listino; la francese Rénault, dopo essere diventata il primo costruttore mondiale, ha deciso di aumentare gli investimenti sull’elettrico e sul modello Zoe; lo scorso 31 luglio è iniziata la commercializzazione della Tesla Model 3.

Con la legge di bilancio del 2018, il Senato spinge il governo ad adottare una strategia più decisa verso la mobilità sostenibile. Che l’italia sia indietro rispetto ai suoi vicini europei è chiaro: mentre tutti si muovono verso l’elettrico e il trasporto locale condiviso, negli ultimi anni la percentuale di italiani che si muove con i mezzi pubblici è addirittura diminuita, in base a dati Istat del 2017.

Le strategie indicate dal Senato vogliono dare un impulso alla mobilità sostenibile passando in primis dall’abbandono di auto diesel e benzina. Le misure per favorire l’uso di auto elettriche includono il pagamento di bollo e parcheggi basato sulle emissioni, sgravi fiscali ed ecobonus per le aziende piú attente all’ambiente, l’adozione di autobus ecologici a livello locale e l’espansione delle piste ciclabili. Insomma, tutte misure che puntano a sostituire il parco esistente, non solo favorendo la vendita di auto usate a favore delle auto elettriche, ma anche attraverso il miglioramento delle strutture urbane.

È dunque indispensabile che il Governo aumenti gli investimenti sul trasporto pubblico locale almeno fino al 2033, in modo da aumentare il numero dei pendolari e ridurre l’impatto ambientale che le vecchie auto a benzina e diesel comportano. Ma non solo: il passaggio all’elettrico richiede anche l’installazione di colonnine per la ricarica, oltre a un cambio di prospettiva nel lungo periodo. Riusciranno i futuri governi ad adottare una strategia vincente? Viste le imminenti elezioni non è ancora chiaro, ma il passaggio all’elettrico sembra ormai imminente.