Adesso la cyber security va a Messa. Il lobbista, nonché consigliere Rai ed editore, lancia un’agenzia di stampa ad hoc. Con lui Abete e il solito giro di soldi e amici

di Stefano Sansonetti

Lobbisti e consiglieri di amministrazione di società pubbliche. Ormai, in Italia, è un connubio più che collaudato. Tra le “miniere” di iniziative collaterali, però, un posto di primissimo piano spetta a Paolo Messa, pluripoltronato lobbista che dall’anno scorso occupa pure un bel posto nel consiglio di amministrazione della Rai. A viale Mazzini c’è chi fa osservare che ormai il Cda dell’azienda ha un ruolo puramente cosmetico-decorativo. Sarà per questo che Messa, cercando di fiutare opportunità di business, ha lanciato la sua ultima creatura. Si chiama Cyber Affairs, e ambisce a essere la prima agenzia di stampa dedicata alla sicurezza cibernetica. Compagno di viaggio di Messa, che già si è distinto come editore della rivista Formiche (in origine vicina all’ex vicepremier Udc Marco Follini), è il banchiere Luigi Abete, presidente della Bnl.

IL DETTAGLIO. Le notizie di Cyber Affairs, infatti, saranno diffuse da Askanews, agenzia di stampa che fa capo proprio all’ex presidente di Confindustria. I legami tra Messa e Abete non sono una novità e vanno rafforzandosi. Il lobbista, che ha mosso i primi passi come consigliere proprio di Follini e dell’Udc, è oggi amministratore di una società che si chiama Lola Media Group. La quale detiene a sua volta il 72% della Base per altezza, società editrice di Formiche. Il restante 28% della medesima Base per Altezza fa capo ad Askanews e al gruppo Abete. Non solo, Messa possiede personalmente anche l’1,5% di Inpiù, la società del gruppo Abete che sta dietro all’omonima pubblicazione on line. Ma perché adesso il lobbista-editore si “butta” sulla sicurezza cibernetica? Di sicuro il tema negli ultimi tempi ha tenuto banco, soprattutto dopo le voci che hanno proiettato l’imprenditore Marco Carrai, fedelissimo di Matteo Renzi, verso una poltrona pubblica ad hoc. Operazione che ha fatto rumore, visto che da qualche anno Carrai opera nel settore attraverso società come Cys4 e Cgnal.

GLI OBIETTIVI. Chissà, magari Messa ha lanciato la nuova agenzia puntando al business della cyber sicurezza e a fare rete con Carrai. In questo proverà a farsi tornare utile la poltrona di direttore del Centro studi americani, sulla carta think tank che cura i rapporti tra Italia e Usa, in realtà “salottone” dove si intrecciano relazioni e affari. Il pensatoio è guidato dal presidente di Finmeccanica Gianni De Gennaro, ex capo dei servizi segreti e della Polizia, a cui Messa è vicino. In più nel consiglio siede Abete. E lo stesso Centro studi americani ha tra i suoi soci sostenitori Finmeccanica e Bnl. Insomma, il solito giro di soldi e amici. Ora è la volta di Cyber Affairs, che come riportato da primaonline.it avrà un comitato scientifico con dentro Paolo Scotto di Castelbianco, direttore della scuola di formazione del Dis, e il generale Luigi Ramponi, ex direttore del Sismi. Messa dal canto suo è pronto. Il Cda della Rai, del resto, non sembra impegnarlo più di tanto.

Twitter: @SSansonetti