A Messina un 24enne getta benzina sull’ex fidanzata e le dà fuoco. Ma lei in ospedale prova a difenderlo: “Non è stato lui”

Un ragazzo di 24 anni ha lanciato addosso all'ex fidanzata della benzina, appiccando le fiamme. È quanto successo nella periferia di Messina.

I contorni della storia farebbero pensare a un nuovo, clamoroso caso di femminicidio. Se non fosse che la vittima, Ylenia Grazia Bonavera, una 22enne di Messina, dall’ospedale ora pare difenda il suo presunto orco, ritrattando quanto lei stessa aveva detto in un primo momento.

La vicenda – Ma per capire i contorni di una vicenda che nelle ultime ore sta assumendo i contorni di un giallo di Hitchcock, partiamo da principio. Il getto di benzina infuocata l’ha investita appena ha aperto la porta di casa, due giorni fa intorno alle quattro di mattina. Inevitabile l’immediato ricovero per la ragazza al Policlinico di Messina. Subito si è pensato a una vendetta passionale: data alle fiamme dal suo ex fidanzato, che l’avrebbe sorpresa in casa. Il giovane poi è fuggito, salvo poi presentarsi, ieri mattina, con l’avvocato alla Polizia: immediato il fermo per il ventiquattrenne, accusato ora di tentato omicidio. Entrambi i giovani lavoravano come commessi e al momento erano disoccupati. E, forse, la lite tra i due era scoppiata proprio per ragioni legate alla sfera lavorativa. Una lite che aveva portato la 22enne a lasciare lui. Ma a metà pomeriggio di ieril’imprevisto: la ragazza, ricoverata al Policlinico con ustioni sul 13 per cento del corpo, dopo avere ammesso ai familiari che a darle fuoco è stato il suo ex, ora lo difende: “Non è stato lui, avete arrestato un innocente”, continua a ripetere dalla sua stanza d’ospedale. Un dietrofront inaspettato, probabilmente dovuto a un amore incondizionato che tende a giustificare anche un atto criminale, come quello compiuto dal suo orco.

Rapporto – Questo è quello che ritengono gli inquirenti, anche perché a parlare è stata anche la madre che ha confermato come la versione della figlia, in un primo momento, fosse quella di un tentato femminicidio: “Ho parlato con mia figlia – aveva detto Anna Giorgio, la madre di Ylenia, a Sky Tg 24 –  mi ha detto che non si aspettava un gesto del genere. Neanche io me lo aspettavo. Puoi litigare, dare uno schiaffo, che comunque non va bene, però arrivare a questo punto no. Grazie a Dio mia figlia è fuori pericolo”. “I primi tempi in cui si erano conosciuti erano felici – ha aggiunto – mia figlia mi ha detto ‘ho conosciuto un bravo ragazzo, voglio fartelo conoscere’. In un primo momento anche a me sembrava un bravo ragazzo, invece poi si è rivelato molto geloso, molto possessivo. Vedevo Ylenia spesso piangere, le dicevo che non andava bene un ragazzo che la trattasse così, litigavano sempre”. Una tesi confermata anche dai vicini di casa: “Alessio (questo il nome del 24enne, ndr) era troppo geloso”, litigavano spesso e si lasciavano e si riprendevano di frequente. “Poi lo ha lasciato – dice ancora un vicino – ma lui continuava a tempestarla di telefonate, a volte la implorava, altre la minacciava per tornare insieme, ma Ylenia ha resistito”. Fino al folle gesto che solo per un caso fortuito non si è concluso in tragedia.